Storia di Milano di Pietro Verri
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400 STORIA DI MILANOstis humana moderatur ingenia (1). Petrarca aveva tanta passione per l'Italia, che potevasi imputare a ragione la ingiustizia colla quale detestava i costumi oltramontani; dal che però ne risultava una lode esimia ai Milanesi. Egli alloggiava dicontro a Sant'Ambrogio; anzi nel suo testamento, pubblicalo nelle opere sue, ordinò d'essere ivi tumulato, qualora fosse morto in Milano. Questo testamento lo fece in Padova l'anno 1870. Aveva Petrarca una piccola villa poco discosta dalla città, nelle vicinanze della Certosa di Garignano; e quel casino solitario lo chiamava L'interno, col nome della villa di Scipione Affricano; comunemente poscia acquistò nome VInferno, parola più nota della prima. Si dice che Giovanni Boccaccio per amore del suo amico Petrarca vivesse qualche tempo con lui in Milano e al suo Linterno. Si dice ancora che dopo la morte di Giovanni arcivescovo, cadendo la signoria di Milano nelle mani de'tre figli di Stefano, Matteo, Barnabò e Galeazzo, Petrarca recitasse 1'orazione inaugurale nella chiesa maggiore, ove celebravasi la funzione di consegnar loro il dominio; e che un impudente astrologo, ad alta voce gridando, lo interrompesse, asserendo che in quel momento i pianeti erano faustamente collocali, e non si doveva perderlo, per non avventurare la prosperità del nuovo governo. Si pretese anzi, che essendosi consegnato il bastone del comando a Matteo fuori di tempo, da ciò ne accadesse poi il misero e presto suo fine. La credulità e l'ignoranza erano certamente grandi a que' tempi; e alcuni pochi uomini illu-
(1) Francisci Pelrarchae V. C. conlra eujusdam Anonymi Galli calumnias ad Ugnlionem de Tliienis Apologia. Operum lom. H, pag. jo83.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824
pagine 585 |
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Pagina (426/609)
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