Storia di Milano di Pietro Verri

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      416 STORIA DI MILANOsessanta mila brente di vino che entravano in città per uso di ducento mila abitanti: ora cento venti mila, quanti abitano in Milano, consumano più del quadruplo. Anche le staja sei mila e cinquecento di sale sarebbero proporzionate alla popolazione di ventisei mila abitatori e non mai di ducento mila. Poca e nessuna fede merita quella relazione fatta da un uomo che descrive diciolto laghi e sessanta fiumi abbondantissimi di pesci nel contorno di Milano. Abbenchè consideriamo ragionevolmente come scritti piuttosto a caso que'numeri, che per vera cognizione, difficile assai ad aversi in que' tempi; egli è però assai probabile che fosse numerosa la popolazione d'una città alla quale dovevano, come a residenza e a dominante, ricorrere al tempo di Giovanni arcivescovo i cittadini di di ciotto città del contorno. Petrarca la qualificò, siccome vedemmo, populi frequentici gloriantem; e Pietro Azario, che viveva mentre la pestilenza del i36i devastò Milano, asserisce che in Milano perirono per quella sciagura settantacinque mila abitatori ; il che può verisimilmente farci credere che essi fossero più di cento cinquanta mila. Nè è difficile il concepire, come una popolazione maggiore della attuale fosse contenuta entro di una città di un recinto più angusto di quanto ora lo sia; poiché sappiamo che tutte le case nobili e vaste sono state formate colla incorporazione di più e più case piccole; che molti monasteri e conventi e chiese sono piantate oggidì in luoghi che servivano allora all' abitazione del popolo; e che finalmente il lusso di abitare per pompa uno spazio vasto di luogo, e il conservare signorilmente un buon numero di stanze . al solo uso che siano trascorse da chi ci venga a visitare prima che ci ritrovi, non era il lusso


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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1824 pagine 585

   

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