Storia di Milano di Pietro Verri
44^ STORIA DI MILANOsenza trovare modo di soccorrere i suoi sudditi. Questa carestia nacque da un fenomeno fisico che
iiferirò poi. Attendentes temporum sterilitales, et guerrarum discrimina, dicesi in un decreto di Barnabò dell'anno i36c), nel quale introdusse il costume di mettere alle Gride i fondi per assicurare al compratore la proprietà (i). L'anno 1Z71 con altro editto comandò Barnabò che nessuno ecclesiastico potesse allontanarsi dal luogo di suo domicilio senza suo permesso. L'ordine poteva essere necessario, attese le scomuniche e l'assoluzione dal giuramento di fedeltà dette di sopra; ma la pena d'essere subito gittati nel fuoco gli ecclesiastici contravventori è orrenda. Il Corio ci assicura che Barnabò dopo la pestilenza, la carestia e le perdite dello Stato, se volse contra de li miseri subditi che per quattro anni adietro have-vano pigliato porci salvatici, et altre selvaticine, onde a molti di loro faceva doppuo grande tormento cavare gli occhi, et inde suspendere per la gola, de li quali si riferisce essere ascesi al numero de cento. Assai magiore summa de le crudele e ty-ranice mano fugendo li faceva proscrivere, dinde gli pigliava ogni sua facultate, et a molti altri ha-bitanti ne le ville non havendo il modo di satisfare al Fisco per le condemnatione, le case sue faceva brusare . . •. due Frali Minori andandogli per riprendere de sì inaudita extorsione senza alcuno riguardo gli fece brusare incolpandoli de nuova heresia (2). Amava Barnabò la caccia singolarmente de' cinghiali, e manteneva un grande numero di cani; come ciò facesse, ce lo dice il Corio all'anno medesimo: teneva cinque india ca-
(1) Decreta Anliqu. Mediol. Ducimi, pag. 34
(2) Corio all'anno 1074.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (466/609)
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