Storia di Milano di Pietro Verri
448 storia di milanoprete Stefano da Ozeno d'Incino, dopo di avergli fatto soffrire atroci tormenti. Fece impiccare l'abate di S. Barnaba perchè aveva prese delle lepri ((). Fece cavare un occhio ad un uomo perchè trovato a passeggiare in una strada privata di Barnabò. Un povero contadino fu incontrato da Barnabò, e lo fece ammazzare dal suo canattie-re, perchè egli aveva un cane. Un giovinetto raccontò d'avere sognato che uccideva un cinghiale, e per questo Barnabò gli fece cavare un occhio e tagliare una mano. Per un decreto di Barnabò nessun giusdicente poteva cominciare a ricevere il soldo assegnatogli, se prima non aveva fatto tagliar la testa a un uccisore di pernici. Giovanni Sordo e Antoniolo da Terzago suoi cancellieri furono chiusi in una gabbia di ferro con un feroce cinghiale. II podestà di Milano Domenico Alessandrino a forza di bastonate fu obbligato a strappare la lingua ad un uomo colle sue proprie mani .. . Chiudasi l'atroce scena: chi ne bramasse più minute circostanze, vegga il nostro diligente conte Giulini (2). Io suppongo che vi sia della esa-
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(1) Ànnales Medio!, ad ann. i38i.
(2) Tomo XI, pag. 36o e 376. Anche Matteo Villani nelle Istorie (R. I. toni. XIV, pag. 070) scrisse: Come i Visconti fe-dono contro i Prelati de S. Chiesay avvenne in questi dì (cioè verso il maggio del 135y ) che il Papa mandò un valente prete in Lombardia a predicare la croce , guardandosi i maggiori prelati di non volere la grazici di quelVuffizio , e la croce si bandiva e si predicava y come è detto y contro al capitano di Forlì e al signore di Faenza. Il valente sacerdote se ne andò a Milano, e ivi favoreggiato dal vescovo di Parma co-min ciò sollecitamente a fare V ufficio che commesso gli era dalla S. Chiesa. Come messer Bernabò ebbe notizia di questo servigio ) senza vietarglielo o ammonirlo che questo fosse contro alla sua volontày il fece pigliare y e ordinata per lui una graticola di ferro tonda a modo di una botte con manichi da voltarla y dentro vi fece mettere il sacerdote, e accesovi sotto il fuoco} come si fa a un arrostoy e facendolo volgere, crudelmente il fece morire.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (468/609)
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