Storia di Milano di Pietro Verri
CAPO DEC1M0QUART0
vestiti. Orsi dui dorati con sapore citrino. Doppo furono portato altri grandissimi piatelli dargento coti fax ani quatro per cadi ino vestiti> ^ quelli seguitavano. Conche grande di argento con uno cervo intero dorato. Daino uno similmente indorato, e caprioli dui con galla tina. Puoi piatelli come di sopra con non puocho numero de qualie e pernice con sapore verde: puoi furono portate torte di carne dorate con pere cotte. Doppo fu dato acqua a le mano facto, con delicati odori, ali quale seguitava pignochate in forma de pessi inargentate. Puoi pani inargentati. Limoni sj rapati inargentati in taze. Pesce rostito con sapore rosso in scutelle dargento. Pastelli de ingnillì inargentati. Puoi piatelli grandi de argento furono portati con lamprede e gallatina inargentata. Trute grande con sapore riero e sturioni dui inargentati. Inde fu portato torte grande verde inargentate 9 mandole fresche , vino legiero, malvasia , persiche e diverse confecti a varie fogie (i).
Pare che l'usanza fosse allora ne'conviti pomposi di collocare nel centro della gran mensa de' pezzi enormi 5 come majali, vitelli, orsi , cervi, daini, sturioni interi o dorati o inargentali, ovvero rivestiti colla loro pelle naturale e internamente arrostiti. Pare che queste masse non servissero ad altro, che alla vista de' commensali durante il convito ; e che quello finito, si concedessero da depredare festosamente al popolo. Per cibo de' commensali si ponevano loro davanti, all'uso monastico, de' piatti minori. I sapori bianco, nero, rosso, verde, citrino e pavonazzo, pare che fossero salse di colori e gusti diversi. L'usanza di coprire con foglie d^ oro e d'argento i
(i) Cerio all'anno i5gj.
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Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
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Pagina (505/609)
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Cerio
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