Storia di Milano di Pietro Verri
CAPO DECIMOQU1NTO 53 Ie di Como per discendere le Alpi. È celebre il fatto che allora accadde,' e fu l'anno 141 <4? quando portatosi l'Imperatore a Cremona per abboccarsi col papa Giovanni XXIII, mentre Gabrino Fonduto era padrone di quel distretto, ascesero l'Imperatore ed il Papa sulla rinomata altissima torre di quella citta, e Gabrino poscia si mostrò pentito di non averli gettati da quella sommità, non per altro, se non per la fama che ciò gli avrebbe dato nella storia. Fu più umana l'ambizione eli Erostrato, poiché almeno non distrusse che un tempio; ma fu meno perniciosa quella eli Gabrino Fondulo, poiché nulla cagionò, fuori che un desiderio. Il duca Filippo Maria fece, durante il suo governo, una operazione di finanza a mio parere assai bella, utile e semplice, e tale che fa meraviglia come siasi in que' tempi immaginata. Abolì un buon numero di minute gabelle incomode a percepirsi e rovinose per il popolo \ svincolò i poveri, sopra de' quali cadevano singolarmente tai pesi; e per compensare il suo erario, senza apertamente imporre nuovo carico, accrebbe l'intrinseca bontà delle monete; e così tutti i tributi essendogli pagati colle nuove monete, venne a incassare tanto valore, quanto bastò a compensargli le abolite gabelle. Il decreto è del giorno 24 di ottobre dell'anno i436, e ce lo ha pubblicato il conte Giulini (1). Questa operazione ha qualche analogia coli'altra che quarantacinque anni prima aveva tentata il Conte di Virtù, siccome nel capo precedente si è osservato; ma in questa non si fece ingiustizia ai creditori, nè si trattò d'una mera addizione sul tributo, ma bensì della sostituzione d'un modo semplice e meno gravoso
(1) Tonio XII, pag. 48S.
| |
Storia di Milano
Tomo Primo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1824
pagine 585 |
|
Pagina (551/609)
|
Como Alpi Imperatore Cremona Giovanni XXIII Gabrino Fonduto Imperatore Papa Gabrino Erostrato Gabrino Fondulo Filippo Maria Giulini Conte Virtù Tonio XII
|