Storia di Milano di Pietro Verri

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      verno, a qucil grado fosse la coltura, a quale elevazione si trovasse la politica 3 nè sulla asserzionee drieto a questo bono homo seranno due altre fidate persone elicete da li Illustri Capitanei e non snspecte a persona alcuna, Tuno de la mane dritta, l'altro da la mane sinistra, li quali torranno quelli duy scritti quali quello bono homo harà tolto suxo ogniuno da la sua parte e li lezeranuo odando ogni persona quelli tali scritti, verbi grazia l'uno scritto dirà Gloanni da Como e l'altro nagotta o vero bianco, quello tale Gioanni da Como per quello scritto sera fora di ventura de bavere le Borse, et serà infilzato, quello scritto che non avrà suxo nagotta che sera bianco sera scarpato, poi quello bono homo ne torra suxo duy altri scritti in quella medesima forma et quelli duy leveranno, verbi gratia l'uno scritto dirà Antonio da Pavia, Taltro serà bianco, similmente sera facto de questi duy, cioè Tuno infilzato, l'altro scarpato. Et cosi andarà quello bono homo tollendo suzo duy scritti per volta tanto che torrà suso uno de li scritti de le Borse verbi gratia avrà tolto uno scritto che dirà Petro da Lecco farè, Y altro dirà la Borsa di trecento Ducati, quello Petro da Lecco avrà guadagnato quella Borsa de li Ducati trecento, la qual Borsa subito in presentia de tutti sarà data per lo dicto Xphóro Taverna al dicto Petro da Lecco. Poi quello bono homo anderà tolendo suxo le scritte a duy a duy in fiuo che saranno tolti l'ora tutti quelli sette scritti delle Borse, et a chi toccarà la ventura li sarà date le Borse come è dicto de la prima.
      E pertanto anche pare che a chi sia possibile da mettere uno Ducato fuosse poco savio a non metterlo, perocché una • persona ricca a mettere uno Ducato o duy o dece poco li serà sebene no avesse la ventura, avendola tanto migliora una persona mezzana, el simile a una persona povera che in estremo nou fusse miserabile seria piuttosto da mettere che li altri, perocché per uno Ducalo che metta serbandolo in capo dell'anno non se ne accorgerà, a tanto in za come in là li bisogna stentare et lavorare, et se per ventura Dio li presentasse la grazia che avesse una de quelle Borse, massime la magiore, non sten-tereve inai più, sì che chi è savio porterà dinari avisando tutti che li danari che avanzaranno et che se haveranno seranno de la Communità nostra, sì che quelli che non haveranno la ventura de le Borse potranno far rasone averne donati a la Communitate uno Ducato el quale se po appellare averlo donato a se medesimo.
      Et se fosse alcuna persona che non intenda bene vada al Banco del dicto Xphóro Taverna Thesaurario a questo, che in breve gli el darà ad intendere a bocca —¦ Innocentius Gotta Prior. — Fu pubblicato questo avviso da Antonio di Areno Tubatore. — Gride dal 1447 al i45o, voi. B, fogl. 65 tergo.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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