Storia di Milano di Pietro Verri
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osservazione eh' egli aveva postati \;erso del nemico, il quale perciò potò cadere con sorpresa sul!1 armata del Conte, V'erano, siccome dissi, il Piccinino ed altri sotto i di lui ordini, generali di cattivo animo. Il Conte mezzo disarmato espose più volte se stesso al più forte della mischia, riducendo i fuggitivi all'attacco, animando colla voce e coli'esempio i soldati 5 in somma tanto gloriosa fu quella giornata pel conte Francesco, che interamente disfece i Veneti, e tanti furono i prigionieri eh'ei fece, che fu costretto a congedarli per mancanza di vettovaglia. Vennero portate in Milano con una specie di trionfo le insegne di San Marco tolte ai nemici3 e Luigi Bosso e Pietro Cotta, che erano al campo dello Sforza commissarj, entrarono in Milano colle medesime conducendo i più illustri prigionieri, fra i quali un Dandolo ed un Rangone.
Questa vittoria di Mozzanica dava sempre maggior motivo di temere lo Sforza; e il Piccinino generale di credito, nemico del Conte, cercava d'accrescere il popolar timore, fors' arteo sulla speranza d'acquistare per sè medesimo poi quella sovranità che ora faceva comparire esosa ed esecranda (1). Giorgio Lampugano era fra i più *ac-
(r) DI que' disordini cosi parla il Decembrio — Interea Me-diolcuienses varie inter se Jluetuabant. Quidam Victoria elati Fran-ciscum ad astra praecipuis laudibusferebant j alii verbis dumtaxat ìibertatem praedicabant veruni impensc onus curamque detrecta-bant. Erajit quibus senntus liberiate potior videretur esse .... Quibus autem vivendi cum Principe consuetudo inerat quo in numero vir insignis Petrus Pusterla et alii fuere j Franciscum ve-luti Philippi filium et ajjlictis rebus succurrere potentem magno-pere laudabant. E contra quibus mercatorum familiaritas et usus adcrat quorum minima pars fuit ^ Venetos ut divinos quosdam homines praeponendos dictitabant. Ni/i il in medium consulebaturj sed j ut vulgo mos est * studia in contraria incerti scindebantur. Sic confusis civiutn voluntatibiis s plebs omnium ignora/iSj, libertatis dumtaxat nomea sibi adsciverat3 et nullo salubri Consilio perducta in optimum quemquam^ ec. — Rer. Ilal. Scrip. toni. XX,
col lumi. 1040, cap. XXX Y, Dccemb. Vita Frane. Sf.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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