Storia di Milano di Pietro Verri

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      capo decimosesto 35
      Due mesi prima che la citta si rendesse allo Sforza, si pubblicò in Milano un proclama col premio di mille zecchini a chi avesse ammazzato il conte Sforza, o mortalmente ferito (i). Così gli imbecilli • nostri legislatori si mostravano insensibili alla virtù, ignoranti della ragion delle genti, indegni per ogni modo di comandare agli uomini. Il conte Francesco Sforza teneva in tanta disciplina le sue truppe, che vietò loro di non offendere per niunphum de Malatestis Ariminensem ac Illustrissimi Domini Vene-tonim ec. Capitaneum Generalem — Ambrosius Prior — An-tonius. mccccl die XX Februarii.
      (i) i449 die 27 mensis Deeembris. Al nome del Omnipo-lente et Eterno Dio et del Gloriosissimo nostro Patrone Sancto Ambrosio deliberando li Illustri Signori Capitanei et defensori de la libertate che ciascuno quale inetta la persona sua a pericolo per fare uno relevato servitio a tutta questa nostra Patria la quale e indegnamente afflicta da li nostri inimici, ne habbia merito premio qual sia certo grande et honorevole, fanno noto a ciascuna persona di qualunche stato , grado et conditione se sia che chi amazzarà il perfido Conte Francesco Sforza, overo ferirà mortalmente guadagnare Ducati dece inillia d'oro e dece millia in possessione, quali instantemenle gli serano numerati contanti et date. Et se quella persona sera rebelle o bande-zata sarà cavata de rcbellione et de bando et restituiti li soy beni et bavera li dicti premii, et se quella persona sera squadrerò o conductero de gente d'arme o di majore condictione, ultra li dicti premii gli sera dupplicata la concluda. Et sei sera soldato di menore conditione, ultra li dicti premii gli sera dupplicata la conducta ut supra. Et appresso a questo se la cadesse alcuno mandare ad executione alcuni de li supradicti partiti et per quello venisse ad essere morto, serano dati li dicti premii a suoi filioli o a suoi heredi indubitatamente , li quali seranno sempre ben veduti et ben tractati da questa prefata Communitate. Et sei fosse persona alcuna quale dubitasse de conseguire li dicti premii 0 venga o manda uno suo fidato secretamene da li prefati Signori Capitanei, gli sera facla tal chiarezza et segurezza cliel sera ben certo e securo de conseguire li dicti premii rimossa ogni minima dubitazione — Pe-trus Prior — Cridata ad scalas Palatii et super Platea Aren-glii per Antonium de Arezio Tuhetam die Sabbati ij suprascripti mensis Deeembris sono tubatimi praemisso. — Gride dal 1447 al i45o, voluin. C, fogl. 121, archivio civico.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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