Storia di Milano di Pietro Verri

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      capo dec1mosesto ó^Oltre il Corio clic minutamente descrive la desolazione di que1 tempi e la miseria di quel governo y anche il Decembrio ce ne dà una idea colle
      de noi tutti, denuo fare crida et bando che niuno de qualun-cha stato, grado o conditione voglia se sia dal majore al più minimo ardisca ne presuma in questa Città Borghi et Juris-dictione soa tenire in casa soa ne fora di casa feniine o sia concubina a soa posta per qualuucha modo se sia, imo cadauno rh avesse o tenesse fra tri di proximi li debbia avere cacate da se, et esse feniine et concubine debiano levarsi et aut spa-zare la Città, aut redurse in loco honesto et tale se intenda che facciano bona et correcta vita, sotto pena irremissibile de fiorini venticinque a cadun homo quale sera trovato contrafare , tante volte da essere pagati, quante volte contrafarà et a caduna femina coutrafaciente da essere scovata publicamente per tutta la Città, e poi redncta al publico loco, o cazata fora de la Città. Et similmente niuno, come è dicto, ardisca o presuma biastemare Dio, nè la sua gloriosissima Madre, ni etian-dio Sancto Ambrosio nostro protectore et Patrone, ni alcuno Sancto o Sancta sotto pena irremissibile ultra le altre imposte altre volte de fiorini vinti per cadauna volta a chi cootrafarà, et a chi non potrà pagare o non pagarà la dieta pena infra tre dì sotto pena di sguasi tri di corda, vollero ancora et chiaris-seno li prefati Signori Capitanei che cadauno non solo possa, ma etiandio debba accusare qualunque contra farà li predicti duy casi accusando guadagni il quarto della dieta pena pecuniaria, l'altro quarto sia delli poveri de Cristo, et la mità sia della Communità, ma chi non accusarà, et sappia chi abbia contrafacto in tenire femine et biastemare come è dicto, cada 111 pena per caduna volta de fiorini cinque, et caduno possa questi altri accusare, et della pena si faccia come è dicto di sopra. Ancora perchè li prefati Signori hanno ordinalo et comandato che niuno debba zugare a zugo de dadi, tavole et cartexelle, nè lassare zugare in casa sua sotto la pena che contengono le Cride fatte sopra di ciò: Addesso chiariscono et vol-leno che caduno non solo possa ma sia obbligato ad accusare qualunca contrafarà ed accusando guadagni il ciuarto della dieta pena pecuniaria, et de li altri tri quarti se clispona et faccia come è dicto di sopra; ma non accusando et sapniando chi vi abbia contrafacto cada in pena caduna volta del quarto quale devria guadagnare, et caduno possa questi altri accusare, et della pena se faccia ut supra. — Ambrosius Prlor — Mar-colinus — Cridata ad scalas Palatii et prò loca solita Civitatis per Mattami de Arezio Tubcttam die Lunae XXIII Febbruari su-prascripti — Gride dal 1447 al i45o, volum. C, fogl. tò6, archivio civico.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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