Storia di Milano di Pietro Verri
54 storia di milanotrava in Milano ad altri usi, come si prova da memorie conservate ne'registri della città (1). Così nello spazio di sedici anni, in mezzo a guerre , continue, malgrado la devastatrice pestilenza, la quale cominciò appunto colla di lui signoria l'anno i45o, e in Milano estinse trenta mila abitatori , Francesco Sforza ci lasciò un canale navigabile, un grandioso e ricco spedale, due magnifiche fabbriche, il castello e la corte ducale e le vie della città riattate.
Questi sono i pubblici monumenti che ci rimangono del nostro buon duca Francesco Sforza 5 ma la storia ci ha conservato de' tratti di lui che più intimamente ancora ci palesane la di lui anima. Il Corio ce lo rappresenta così: Fu questo principe libéralissimo, pieno de humanitate9 e mai veruno di mala voglia se partiva: da lui; e s ingoiar-mente honorava li homini virtuosi e dodi: contra li homini simplici non esercitava alchuna inimicizia; ma haveva in summo odio li versuti e mali-ciosi. In nisuno fu maggiore observantia di fede; amo sempre la justitia e fu amatore de la religione. Ebbe eloquentia naturale, e nulla extimava
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(1) Nei registri civici delle lettere Ducali del secolo xv, foglio leggesi la concessione fatta dal Ducal Magistrato il io dicembre 14.71 di una bocca d'acqua del Naviglio della Mar-tesana da estraersi vicino al Redefosso in beneficio dell' Ospedal grande e de' consorti Ghiringhelli Bossi e Rebecchi, essendo commissario del Navilio l'ingegnere Pietro da Faino del Blalpaga. Altre concessioni poi si trovano nei libri dell'Ufficio Panigarola, registro F, fogl. s65. Vedesi accordata di più l'acqua al Convento de' Frali di S. Maria degli Angioli l'anno 1468 per Ducal concessione. Il che mostra come sin d'allora entrasse l'acqua del Navilio in Milano. Nell'Ufficio degli Statuti Panigarola trovasi pure il decreto di Bianca Maria vedova duchessa e tutrice del duca Giovanni Galeazzo, fallo gli 11 settembre 1467, che invita ad acquistare dalla Ducal Camera l'acqua del Navilio della Martesana.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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