Storia di Milano di Pietro Verri

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      \QO STORIA DI.MILANO
      dovico grandiosamente stipendiava gli abili artisti e gli uomini d'ingegno; accordava loro piena immunità da ogni carico; animava i progressi della coltura. Demetrio Calcondila, Giorgio Merula , Ales^ Sandro Minuziano, Giulio Emilio erano fra noi gl'illustri letterati protetti e beneficati dal Moro. Bartolomeo Calco, segretario di Stato ed uomo colto, per secondare il genio del suo principe, instituì le scuole pubbliche, le quali sino a' giorni nostri ne portano il nome. Tommaso Grassi eresse e dotò altre pubbliche scuole per gratuita istituzione della gioventù; e queste pure conservano il nome del loro fondatore. Tommaso Piatti, che sommamente era in favore presso Lodovico, instituì pubbliche cattedre di astronomia, geometria, logica, lingua greca ed aritmetica. Gon tali beneficenze pubbliche si otteneva l'amicizia di Lodovico, il che certamente fa sommo onore alla memoria ,di lui. Non è dunque da maravigliarsi se di que' tempi le belle lettere venissero in fiore, e se da quella scuola uscissero poi Girolamo Mo-rone, eli cui accaderà in breve ch'io parli, Andrea Alciato e Girolamo Cardano. Scrivevano allora la storia patria Tristano Calco, memorabile per l'elegante suo stile latino e per la molta accuratezza; Bernardino Corio inelegante scrittore bensì e credulo compilatore delle antiche favole, ma accurato e fedele espositore delle cose de' tempi più vicini. Allora la poesia, la musica, tuttedall' arcivescovo Guido Antonio Arcimboldi. li clauslro di Sant'Ambrogio si fabbricò dal cardinale Ascanio Sforza. Veggasi il Lattuada, Descrizione di Milano, tomo IV, pag. 3o8. Due altre chiese si fabbricarono in que' tempi, cioè la Rosa e la Passione, meritevoli di essere osservate. Anche la cupola delle Grazie è di queJ tempi, e si assomiglio alla prima maniera della cosa Marliani.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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