Storia di Milano di Pietro Verri
144 storia di milanostatoi come diceva poi, liberatore d'Italia dai Barbari. I Francesi non avevano nell'Italia se non mille e trecento lance e ducento gentiluomini (i)j parte a Brescia ? parte a Bologna ? parte a Faenza.
Il governatore di Milano e comandante delle armate francesi nell'Italia era il gran maestro Carlo d'Amboise di Chaumont, il quale nel i5o5 era succeduto al signore du Beninj e questi aveva avuti due altri prima di lui, il maresciallo Tri-vnlzi e il cardinale di Rohan. Questo quarto governatore morì di malattia in Correggio ilio marzo i5ii? e venne trasportato solennemente in Milano
il 3i diesso mese. Il Prato ci descrive quel corredo funebre. Due cavalli coperti di velluto nero ricamato d'oro portavano il sarcofago similmente coperto con sopra la collana d'oro di S. Michele. Precedevano cinque cavalli coperti sino a terra di velluto nero. Sul primo era vi un paggio con in mano la lancia 5 sul secondo altro paggio portando un bastone dorato ; sul terzo un simile con mazza dorala; sul quarto il paggio aveva sul capo l'elmo dorato, e nella mano lo stocco. Il quinto cavallo era a sella vuota collo stocco pendente dall'arcione, ed era condotto a mano. Veniva poi la cassa di piombo, portata e coperta come ho scritto • seguivanla i soldati e cortigiani tutti in lutto, con abiti sino a terra, e con certi cappucci in capo; quasi elefanti mi sembravano 3 dice il Prato. Indi seguivano quattrocento poveri vestiti di nuovo con torce nere in mano; poi quanti preti e frati erano in Milano venivangli dietro con torce in mano. Il Duomo, ove la pompa finì, era tutto coperto di panni funebri, ed ornato di torce
(1) Guicciard. lib. X.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835
pagine 503 |
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Pagina (152/516)
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