Storia di Milano di Pietro Verri
ìf\6 storia di milanofossero accolti, lo scrive il Guicciardini (i): Ma a Milano i Cardinali P seguitandoli per tutto il dispregio e V odio dei popoli, avrebbero avute le medesime o maggiori difficoltà; perche il Clero Milanese , come se in quella città fossero entrati non Cardinali della Chiesa Romana soliti a esserle onorati e quasi adorati per tutto , ma persone profane ed esecrabili9 si astenne subitamente da se stesso dal celebrare gli uffizj divini, e la moltitudinej quando apparivano in pubblico , li malediceva9 li scherniva palesemente con parole e gesti obbrobriosi, e sopra gli altri il Cardinale di Santa Croce riputato autore di questa cosa. Il cardinal Santa Croce spagnuolo era uno de' primi autori di tale scisma. I nostri ecclesiastici immediatamente dopo la loro venuta cessarono eli celebrare le sacre funzioni, considerando come soggetta all'interdetto la terra ove abitavano questi prelati. Il governo comandò loro di continuare nel solito ministero5 ed il Prato ci avvisa che i Monaci Benedettini, Cistcrciensi e Lateranensi, per non avere voluto ubbidire, ebbero i militari posti ad alloggiare sulle loro terre. 11 giorno 4 2 gennaro i5i2 si radunò nel Duomo questo concilio. Il cardinale di Santa Croce cantò la messa pontificale; il cardinale Sanseverino ed un altro cardinal francese servivano da diacono e suddiacono 5 v'erano altri due cardinali assistenti, e ventisette colle mitre bianche in testa, altri vescovi, altri abbati. Trattossi di portare giudizio su papa Giulio; ed eravi, per notajo che scriveva gli atti del concilio, un messer Ambrogio Boltraf-fo. Tenne varie sessioni questo concilio ; ed in una del giorno 21 d'aprile venne dichiarato il
(1) Lib. X.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (154/516)
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