Storia di Milano di Pietro Verri

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      l66 storia di milano. capo v1gesimoprimod'un sovrano, di un vescovo, di un innocente. Gli uomini presso a poco son sempre stati gli stessi j ma questo presso a poco è il vantaggio della generazione vivente. Invidii chi non sa la storia i tempi antichi. Benediciamo Dio noi di vivere in un secolo in cui le passioni e i vizj degli uomini sono (almeno in apparenza) meno atroci ; e meno sfacciatamente insultano la virtù. Racconta il Prato che il duca Massimiliano vedendo il duca di Bari Francesco (questi era fratello minore del Duca, che regnò dopo lui5 ed il titolo di duca di Bari nella casa Sforza era proprio del secondogenito ) starsene pensieroso , appoggiato ad una finestra, improvvisamente se gli avventò dicendogli: Monsignore} io so che voi mirate a farvi duca di Milano; ma cavatecelo dalla fantasia y che io vi prometto da lea le signore che io - vi farò morire. A tale minaccia senza dubbio non meritata, rispose il fratello colla riverenza eh' ei doveva al suo signore5 ma il Duca sospettoso, ingiusto, depresso, timido, violento, non meritava certo di essere sovrano.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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