Storia di Milano di Pietro Verri
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fu il progresso per cui si determinarono il Missaglia e il della Valle a progettare per rendere navigabile l'Adda da Brivio a Trezzo. La citta supplicò perchè si impiegassero i cinque mila zecchini nel rendere navigabile l'Adda in vece di scavare di nuovo un emissario, e da ciò si prometteva abbondanza di calce, legna e carbone. Era riserbata quest'opera ai nostri giorni, mercè la protezione ed attività dei passato governo.
Queste beneficenze dei Re animarono la città di Milano a spedire a Parigi alcuni deputati con una supplica al Re, in cui proposero alcuni stabilimenti. Essa distesamente vien riferita nel manoscritto del Prato. Io ne esporrò quanto vi è di più importante. Si chiedeva dalla città di Milano che il governatore e luogotenente non avesse nè direttamente nè indirettamente ingerenza alcuna nelle cose di giustizia tanto civile quanto criminale5 che nessuna autorità egli avesse negli affari delle regalie, e nemmeno facoltà di proclamare editti • ciò che il Re non volle accordare. Accordò egli bensì che nessun comandante militare potesse nelle città di presidio o nei castelli esercitare giurisdizione sopra i cittadini. Si conosce da quanto trovasi in quella supplica che di que' giorni i questori, i quali dovevano giudicare delle questioni fra gl' impresarj e il popolo, erano non di rado soci segreti degf impresarj medesimi 5 onde essendo costoro ad un tempo giudici e parte, non vi era più modo agli oppressi di trovare giustizia 5 su di che la città implorò la sovrana providenza. Essi poi come ministri camerali, all'occasione di confische (le quali in quella età di frequente cambiamento di dominazione , coi pretesto di fellonia, non erano rare ) occupavano indistintamente tutto il patrimonio e
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (193/516)
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