Storia di Milano di Pietro Verri
202 storia di milanoFrattauto che il crudele Lautrec inferociva in Milano, l'armata de' confederati s'accostò alla eit-tà. Io, come sempre, così al presente tralascio di annojare il lettore colla esatta descrizione delle mosse e de' minuti avvenimenti marziali. Pare che gli scrittori prendano un piacer singolare ad internarsi colle descrizioni in siffatte carneficine, e nelle gloriose scelleraggini della guerra. La filoso-» fia c'insegna a non abituarci a mirare con insensibilità simili sciagure j e forse il bene della umanità suggerirebbe di non consecrarle alla gloria , ma di punirle col silenzio degli storici. L'armata de' collegati s'impadronì di Milano il giorno 19 di novembre i52ì. Vi entrarono Prospero Colonna, il cardinale de' Medici, il Marchese di Mantova ? ignorando quasi i vincitori, dice Guicciardini , in qual modo o per qual disordine si fosse con tanta facilità acquistata tanta vittoria. Molte case vennero saccheggiate dagli Spagnuoli col pretesto che fessevi roba de' Francesi. Venne proclamato duca Francesco II Sforza, e Girolamo Morone vi comparve governatore in nome di lui. Lautrec lasciò nel castello di Milano un presidio francese sotto il comando del capitano Mascaron, di nascita Guascone. Cremona pure conservò nel castello i Francesi sotto il comando di Janot d'Herbouille. Como^ Lodi, Pavia, Alessandria, Piacenza e Parma vennero tosto in potere della lega. Appena Leon X ebbe la nuova d'essersi occupate dalle armi pontificie le città di Parma e di Piacenza, e d'essere in potere della lega lo Stato di Milano, e proclamato lo Sforza, eh'ei morì improvvisamente all' età di quarantaquattro anni il giorno primo di dicembre i52i, non senza sospetto di veleno, per cui venne carcerato Barnabò Malaspina suo cameriere deputato a dargli da be-
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835
pagine 503 |
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Pagina (210/516)
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