Storia di Milano di Pietro Verri
264 storia di milanoFino dal giorno 17 maggio i5s6 erasi fattala lega in Cugnac fra il Papa, il Re di Francia ed i Veneziani, per liberare l'Italia da tante ostilità, ed ottenere il ducato di Milano a Francesco Sforza, e ridurre in libertà i figli del Re, ostaggi di Carlo V. Abbiamo da Sepulveda (1) che Francesco I appena liberato dalla prigionia e giunto neb suo regno, trovò un breve del Papa, in cui dopc essersi rallegrato della acquistata libertà, lo inco-raggisce a riparare i proprj danni sofferti, e del suo regno, avvertendolo a non badare a qualunque promessa che stata gli fosse estorta col timore o colla forza nel tempo della sua prigionia: qua in re (dice, secondo il citato storico spagnuo-lo, il pontificio breve) ne forte impeditus religione timidius ageretj se illuni jurejurando, si quod forte Carolo ad suam fidem adstringendam dedisset, Au» ctoritate Apostolica liberare; proinde quasi re integra nullo jurejurando, nulla fide data fortiter de suis rebus statueret, ec.; e che quel Re contentissimo per un tal breve, aderì alla lega, ed approvò quanto aveva fatto in Roma Y ambasciatore suo, Alberto Pio; e caldo per la voglia che si scacciassero onninamente dall'Italia tutti gli Spa-gnuoli e Cesarei, accondiscese per fino che ne Gallo quidem Regi ullum esset in Italos impernimi sed annuis tributis esset contentus aureo-rum millium quinquaginta, quae ipsi a Duce Me-diolanensi, septuaginta vero quae a Rege Neapoli t ano Jtalorum suffragio deligendo penderentur. Il giorno 24 di giugno dedicato a S. Giovanni Battista, giorno solenne per Firenze patria e sovranità del Papa, era destinato dalla lega per incominciare la guerra nel Milanese, affine di soc-
(1) Pag. 186 e 188-
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (272/516)
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