Storia di Milano di Pietro Verri
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266 storia di milanoe si unirono co'Veneti, e tutti di concerto posero il campo a Malignano. Frattanto i cittadini milanesi spogliati delle armi, e costretti ad alloggiare nelle loro case i soldati che ne depredavano a man salva ogni cosa, furono ridotti a tali estremi che non rimaneva altro rimedio, fuorché cercare di fuggirsi occultamente da Milano, perche il farlo palesemente era proibito (1). Onde per assicurarsi di questo molti dei soldati massimamente spagnuo-liy perche nei fanti tedeschi era più modestia e mansuetudine, tenevano legati per le case molti de9 loro padroni, le donne e i piccoli fanciulli, avendo anche esposto alla libidine loro la maggior parte di ciascun sesso ed età. Però tutte le botteghe di Milano stavano serrate P ciascuno aveva occultate in luoghi sotterranei, o altrimenti recondite le robe delle botteghe, le ricchezze delle case,
e ornamenti delle chiese......d onde era sopramodo miserabile la faccia di quella città, miserabile X aspetto degli uomini ridotti in somma mestizia e spavento; cosa da muovere ad estrema commiserazione, ed esempio incredibile della mutazione della fortuna a quegli che V avevano veduta poco innanzi pienissima di abitatori, e per la ricchezza dei cittadini, e per il numero infinto delle botteghe ed esercizj, per V abbondanza e delicatezza di tutte le cose appartenenti al vitto umano, per le superbe pompe e sontuosissimi ornamenti così delle donne, come degli uomini, e per la natura degli abitatori inclinati alle feste ed ai piaceri, noti solo piena di gaudio e di letizia, ma fondissima e felicissima sopra tutte le altre città d'Italia. Riuscì tuttavia di gran conforto ai Milanesi P impensata spedizione da Madrid del
(1) Guicciardini, lib. XVII, pag. 18.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (274/516)
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