Storia di Milano di Pietro Verri
capo vigesimoqu1nto in ^poggiando egli stesso una scala alle mura , e gridando a gola aperta ai suoi di seguitarlo ; ma nello stesso tempo fu cólto da un archibugiata , che gV infranse l'osso della coscia e lo rovesciò nel fosso. Tosto si fece trasferire al campo, dove morì nello stesso punto, non arrivato ancora agli anni trentotto, e senza veruna posterità. Anche il Grumello parla di ugual tenorej ma dettagliando il fatto più minutamente, scrive (i): Il Ducha di Borbono prima di dare la scalata a Roma era sicuro che tutti seriano richi, et se c averi ano la faine 5 ma li hebbe domandato una grazia a detti capitanti, che non volessero saccheggiar dieta città se non per un giorno, che li faceva promissione di darli tutte le sue paghe li avanzavano con Cexare, che iterano circha dece overo do-dece , et così fu stabilito per li capitanti et militi Cexarei.. . Il povero Borbono, qual haveva animo di salvar la città di Roma da le crudelitate et forse contro la voluntà del magno Iddio, che voleva che Roma in lutto fisse di s trucia per li orrendi
peccati regnavano in essa città..... rimase sulcolpo. Fu una sciagura gravissima per Roma la morte del Duca 5 perchè soggiacque ai saccheggio di più settimane. Siffatta morte comunemente dagli scrittori è assegnata al giorno sei di maggio del i527, quantunque alcuni la protraggano al giorno otto. Entrarono ciò non pertanto i soldati in Roma, sostituendo al Borbone nel comando il principe Filiberto d'Oranges; e presero non solamente Trastevere, ma eziandio la citta, entrandovi per Ponte Sisto. A me basterà di dire in compendio 9 cosi a nostro proposito il Muratori (2), che ali ingresso di quella furibonda canaglia rimasero
(1) Fogl. iG5 tergo. (2) Armali, ai 1 £>-27, pag. sSi.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (285/516)
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