Storia di Milano di Pietro Verri

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      capo vigesniosesto 3o£
      il primo sulla religione a quel tempo lacerala da' novatori; alla sicurezza e difesa della quale do-mandavasi dai voti di tutto il Cristianesimo la convocazione di un generale concilio. Consisteva il secondo nella proposta di Carlo V al Pontefice di dare in moglie al Duca di Milano Caterina deo
      Medici figlia legittima di Lorenzo de' Medici il giovane, e quindi nipote delio stesso Papa ; sospettando l'Imperatore che i maneggi di Clemente VII a lui noti per darla in moglie al duca d'Orleans secondogenito di Francesco I re di Francia nascondessero qualche trama in danno de' suoi Stati d'Italia, Risguardava il terzo la desiderata quiete e sicurezza d'Italia, a mantener la quale non v' era altro mezzo che una poderosa nuova alleanza. Ridotti infatti questi punti a seria discussione, si trovò immaturo il tempo per la celebrazione del generale concilio: Clemente VII, che nonO '
      si era dimenticato della sua prigionia, ne del sacco di Roma, ricusò il secondo, aspirando a partiti più luminosi; il solo terzo, cioè la nuova alleanza o confederazione, benché rigettata dai Veneziani,- fu solennemente conchiusa col plauso di tutta l'Italia, e venne pubblicata l'anno 1533 nel giorno 24 issadi febbrajo a Cesare tanto felice. I principali interessati in questa lega furono il sommo pontefice Clemente VII, Carlo V imperatore, Ferdinando
      re de'Romani, Francesco II Sforza duca di Mila-
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      no, Alfonso d'Este duca di Ferrara, i Genovesi, i Sar.esi ed i Lucchesi, come anco il Duca di Savoja, il Duca di Mantova, e tacitamente pure i Fiorentini. Fu per ultimo determinato per ciascuna delle parti un proporzionalo sussidio, ossia contribuzione a mantenimento di un esercito, di citi si elesse a capitano generale il celebre Antonio de Leyva, fissandone la sua ordinaria residenza in Milano.

Storia di Milano Tomo Secondo di Pietro Verri Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835 pagine 503

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