Storia di Milano di Pietro Verri
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CAPO VI G ESIMOSETTIMOTentativi e progetti per la successione nel ducato • di Milano. Congresso di Nizza. Entrata di Carlo V in Parigi ed in Milano. Pace di Crespy. Morte del duca d Orleans dichiarato da Cesare duca di Milano, e prima sessione del concilio di Trento.
Sesulta la morte del duca Francesco II Sforza, Giovanni Paolo Sforza, marchese di Caravaggio, figlio naturale del duca Lodovico e fratello del defunto, consigliato da molti amici, cavalcò per le poste alla volta di Roma, affine di impegnare il Papa presso Cesare, ed ottenerne il ducato di Milano. Il diritto in esso lui di successione avea indubitatamente minori ostacoli di quello che allegò in suo favore il primo Sforza, di essere lui cioè marito eli una figlia naturale di Filippo Maria Visconti. Ma il marchese di Caravaggio era in tutto sfornito dell' alto presidio della gloria militare di Francesco, primo degli Sforzeschi, che lo condusse felicemente al soglio ducale. Ben gli è vero però che gl'interessi del Pontefice, de'Veneziani e de' Toscani consigliavano di dar opera che il ducato di Milano non cadesse nel dominio di Cesare, già sovrano del regno di Napoli e di tant'altra parte del Mondo. La Francia avrebbe forse appoggiata una tal successione, disperando di avere per sè il Milanese: Ma passando (Giampaolo) gli Apennini fu assalito da un velenoso flusso che gli tolse la vita (i). Il conte Massimiliano Stampa castellano fu spedito con altri depu-
(i) Morigiax, Storia di Milano, pag. io5.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (335/516)
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