Storia di Milano di Pietro Verri

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      338 STORIA Di MILANOposto in cammino per andare all'armata nel più cocente della state. Dopo di aver giuocato fervorosamente alla palla j stanco e smaniante di caldo e grondante di sudore, bebbe molta acqua fredda, laonde in quattro giorni di febbre si morì. Un onorato gentiluomo modònese, il conte Sebastiano Montecuccoli suo coppiere venne accusato d' averlo avvelenato ad istigazione di Antonio de Leyva e dell'Imperatore stesso; ed a forza di spasimi e di torture fu costretto a confessarsi reo; sicché venne squartato in Lione per sentenza del 7 ottobre j536. Fu presente a tale scempio il re Francesco I, i principi del sangue, e tutti i pre-Iati, ambasciatori e signori (i). Non vifusaggioy conchiude il Muratori (2), che non conoscesse la falsità ed indegnità di quella imputazione, di cui non era mai degno Vanimo generoso di un Carlo V.
      La città di Torino, la quale, comc si è ricordato più sopra, era dagl'Imperiali in quest'anno 1536 stretta di assedio sotto il comando del Marchese di Saluzzo e di Gian-Giacomo Medici; fu, dico, la città di Torino felicemente liberata da ogni angustia per opera dei conte Guido Rangone modonese, nuovo generale dell'armata francese in Italia; il quale riacquistò similmente al re Francesco I varie altre città e luoghi del Piemonte; al presidio e possesso dei quali acquisti fu quindi dal Re di Francia spedito in Italia il conte di S. Paul, con Lanzchinetti e cavalleria molta. Cesare intanto retrocedendo colle sue armi dalla Provenza, passò per mare a Genova; ed in viaggio sostituì al defunto Antonio de Leyva nel comando gene-
      (1) Veggansi Mémoire de du Bellay, lib. Vili; Sleicìan, Com-ment. lib. X; Mémoire de Langey^ lib. VII; Belcar. lib. XXI, 11. 52; e Gaillard, Vita di Frane. I, tomo IV, pag. 449 e seg,
      (2) Annali al i5560 pag. 3o3.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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