Storia di Milano di Pietro Verri
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il dì 9 a Cremona, indi a Mantova, dove alloggiò nel palazzo del duca Francesco Gonzaga, già alla Nizzarda, ec. Altri da argomento di amore: il Torneo amoroso, la Cortesia amorosa, Amor felice, la Fedeltà d3amore, ec. Altri a capriccio, come: la Barriera, il Brando gentile, la Pavaniglia, il Bianco fiore. Bassa delle Ninfe, So ben io chi ha buon tempo, ec. Argomenti e nomi tutti di balli descritti dal Negri. Gli abiti de' ballerini d'allora erano assai gentili e senza paragone migliori e più svelti de* nostri giustacuore, come sì può vedere nelle due Tavole di figure qui esibite. Il Negri stampa la lista delle dame e de' cavalieri ballerine e ballerini de* suoi tempi in Milano. Sotto il governo del Contestabile di Castiglia, cioè dopo il i592, sino al terminare di quel secolo, i cavalieri che ballavano sono in numero di cen-toquindici, nominati dall'autore ( pag. 25), e le dame sono settantasei; in oltre le zitelle che ballavano, ivi pur nominate, sono trentasei, in tutto centodue donne. Non v'è oggidì un numero simile. Osservo che i nomi delle dame allora erano meno divoti che non lo sono al presente , ma più eroici: Cornelia, Livia, Lelfa, Giulia, Àurelia, Camilla, Virginia, Lavinia, Ottavia, Flamminia, Emilia, Claudia, Drusilla, Lucilla, Deida-mia, Elena, Ippolita, Dianaé Artemisia, Dejanira, Zenobia, Andronica, Olimpia, Beatrice, Costanza, Ersilia, BiancaLaura, Vittoria, Jlola/ite, Silvia, Delia: tali comunemente erano i nomi delle dame d'allora. In line a compimento di questa materia aggiugnerò che in Roma nel i553 presso Antonio Biado stampatore usci un libro coi titolo: Trattato di scientia d'arme con un dialogo di filosofa di Camillo Agrippa milanese. Questo trattato, corredato di molte figure assai ben disegnate , comprende i precetti della scherma presso poco quali si conservano anche presentemente: tratta delle diverse maniere di battersi con spada e pugnale, spada e mantello, con due spade, colla spada, colla spada e lo scudo, colle alabarde, ec. Si vede che l'arte allora era anche più coltivata e variata di quello che non lo sia presentemente.
Oltre al ballo, il teatro pure era ridotta in Milano in quella età al sommo della perfezione. Nel leggere presso il citato Negri la descrizione della bellissima festa teatrale con maschere a quadriglia, oltre una rappresentazione intitolata VArmenia, pastorale data in Milano il giorno 18 luglio del 1699, alla presenza della serenissima infante Donna Isabella, del serenissimo Alberto arciduca d'Austria e del cardinale Diattristano legato di Sua Santità, noi potremo anche su di ciò restarne persuasi. L'invenzione di essa fu del sig. Camillo Schiaflenati e del sig. Gio. Battista Visconte, dottori del collegio di Milano.
Verri. Slor. Mi T. IL
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (381/516)
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Cremona Mantova Francesco Gonzaga Nizzarda Torneo Cortesia Amor Fedeltà Barriera Brando Pavaniglia Bianco Ninfe Negri Tavole Negri Milano Contestabile Castiglia Cornelia Livia Lelfa Giulia Camilla Virginia Lavinia Ottavia Flamminia Emilia Claudia Drusilla Lucilla Deida-mia Elena Ippolita Dianaé Artemisia Dejanira Zenobia Andronica Olimpia Beatrice Costanza Ersilia BiancaLaura Vittoria Jlola Silvia Delia Roma Antonio Biado Trattato Camillo Agrippa Milano Negri VArmenia Milano Donna Isabella Alberto Austria Diattristano Sua Santità Schiaflenati Visconte Milano Camillo Gio Battista
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