Storia di Milano di Pietro Verri
3^0 storia di milanolestito magnificamente per le nozze di esso Duca con Caterina d'Austria figlia di Ferdinando re de' Romani. Da Mantova poi per la via di Trento s'incamminò verso Brusselles, dove trovavasi l'Imperatore suo padre.
Il governatore di Milano, finite le feste, si rivolse alla,riforma del Censo, già ordinata al marchese del Vasto per cesareo rescritto fino dal i543,
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Farmi di vedervi il primo germe dell'opera in musica ne5 due intermezzi i quali vennero cantati. Si scelsero due argomenti adattati alla musica. Il primo fu VOrfeo j il quale con flebil canto sfoga il suo dolore per la morte della cara sua Euridice. L'Eco risponde, ed un dialogo tra Orfeo ed Eco insegna al vedovo sposo che colla magia del suo canto poteva tentar la via di Averno, placare i mostri e rivedere Euridice. S'accosta all'antro funesto, ed al suono della sua lira si spalancano le porte, si mira quella terribile contrada. Plutone e Proserpina in Irono, i Giudici, le Furie, Caronte, Cerbero, in somma lutto si presenta quello che Virgilio ed Ovidio hanno descritto. La soavità del canto di Orfeo gradatamente interrotta dalle grida infernali a poco a poco vince; ed ammutoliti gli spiriti, sembrano resi umani dalla dolcezza della voce d'Orfeo., il quale supplichevolmente implora Euridice. Un basso risponde in musica, concedendola grazia col noto patto ch'egli non la rimiri sintanto che entrambi non sieuo usciti dall'Averno. E qui dice il Negri (pag. 287): E sebben non pare che il decoro et veri-similitudine della favola admetta musica in Platone, fu ciò introdotto per maggior soddisfazione degli aspettatori et ascoltanti> et per gusto di chi poteva comandare j il che sembra a me che dimostri non essere stata prima di quel tempo cantata una intera azione drammatica presso di noi. La favola è nota, e con essa avea termine il primo intermezzo. Il secondo rappresene * lava il viaggio degli Argonauti, e per introdurvi un pezzo di musica si posero le*Sirene su varj scogli, le quali col loro canto studiavansi d'invitare i passeggeri ad accostarvisi. Orfeo si pose sull a prora della nave; e sciogliendo lina voce imperiosa, con canto sublime rincorò gli Argonauti a proseguire l'impresa immortale ? ed a non curare V insidioso canto. Il eh. abate Ar-teaga spagnuolo nell'applaudita sua opera Sulle rivoluzioni del teatro musicale italiano c'insegna come sotto Leone X in Roma
osiasi rappresentata in musica La disperazione di Silenopoesia di X aura Guidiccioni dama lucchese, posta in musica da Emilio del Cavalieri. Questo dramma allora riuscì male. Si abbandonò il tentativo. Poteva in Milano comparire una vera novità.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (382/516)
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