Storia di Milano di Pietro Verri
Z^l STORIA., DI MILA.N0
cenza, e per la opposizione a' suoi disegni sul ducato di Parma in favore dei principe Ottavio Farnese suo nipote, sopraggiunto da una gagliarda febbre, cessò di vivere in età d'anni 82 il giorno 10 novembre del 1549; qua'e anno ai 12 dicembre l'imperator Carlo V con sua bolla d'oro rinnovò per la terza volta l'investitura della Lombardia in favore di Filippo II suo figlio, e de' di lui primogeniti non solo, ma delle femmine discendenti altresì.
Ora mentre che in Roma il collegio de' cardinali trascelse in successore alla vacante dignità pontificia il cardinale Giovanni Maria del Monte, detto Giulio III, già legato apostolico nel concilio tridentino, furono i Milanesi consolati colla nomina del loro nuovo arcivescovo nella persona di 55o Giovanni Angelo Arcìmboldi, renunciatario, secondo l'uso di que' tempi, detto cum fure con-gressus, di Ippolito II d'Este; il quale nel tempo del suo episcopato visse lontano dalla sua Chiesa: Questa rinunzia fu approvata nel febbrajo del i55o dal nuovo pontefice Giulio III, ma non già nel giorno 5 di detto mese, come parve al eh. dottor Sassi (1), attesoché Giulio III fu eletto papa soltanto il dì 8 di febbrajo. Avvezzo l'Arcimboldi alla pa* storal sollecitudine nei 24 anni che egli resse dapprima la Chiesa Novarese, tutto occupossi pei bene del novello suo gregge, presso cui ogni cosa era in un deplorabile disordine. È bensì vero che egli in questa sua metropoli trovò recentemente introdotti i Cappuccini, i Carmelitani della congregazione di Mantova, ed i Canonici regolari della congregazione del Salvatore, a' quali appunto in quest' anno fu ceduta la chiesa abbaziale
(1) Archiep. Mediol. Scries, toni. Ili, pag. 980.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (384/516)
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