Storia di Milano di Pietro Verri
3^4 storia di milanosempre per la iniquità de' tempi attraversala riforma del clero e de' costumi, riserbata dalla Divina Provvidenza ali1 incomparabile S. Carlo Borromeo. Sul cadere di quest'anno i55o? secondo-che nota il Bugati (i), finì i suoi giorni in Pavia il celebre nostro concittadino Andrea Alciati, non avendo compiuto il einquantottesimo anno della sua vita, il quale fu quivi sepolto con molti onori , e decorato di un elegante mausoleo in marmo, che ammirasi anche in oggi ne' portici della Università.
issi Una delle prime cure di Giulio III, appena assunto al pontificato; fu quella di rimettere da Bologna in Trento il concilio generale, giacché così piaceva ancora all'imperatore Carlo V, e pubblicò il decreto del riaprimento in quella città per il giorno primo di maggio del i55i. Fece poi restituire al duca Ottavio Farnese, gonfaloniere della Chiesa, la città di Parma5 in contraccambio della quale corse allora voce che I1 imperatore Carlo V proponesse la città di Siena. Tanto parea voglioso quel Monarca di possederla! 11 duca Ottavio, che ben vedeva la difficoltà di mantenersi in possesso di quello Stato, avendo anche ai fianchi Don Ferrante Gonzaga governator di Milano ; nel maggio di quest'anno segretamente implorò la protezione di Arrigo II Re di Francia, e contrasse seco lui un trattato di alleanza, riferito dal Du Mont (2). Papa Giulio, a cui premeva l'amicizia di Cesare, richiese Parma dal duca Ottavio, e procede contro di esso colle censure, dichiarandolo ribelle e decaduto perfino dal grado di gonfaloniere, Carlo V pure sdegnato co'Farnesi per questa lega, tolse fra le altre cose al duca Ottavio Novara, ed
(1) Stor. Un iv. Kb. Vlt, pag. 965. (2) Corps Diplomai.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835
pagine 503 |
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Pagina (386/516)
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