Storia di Milano di Pietro Verri

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      capo vigesimottavo 385
      st' anno fu dato principio al magnifico palazzo eretto a spese di Tommaso Marini genovese, venuto ad abitare in questa città circa al i525, essendone stato architetto Galeazzo Àlessi perugino.
      Una delle principali cure del novello pontefice Paolo "IV" non fu già di mostrarsi perfettamente neutrale verso i due Monarchi belligeranti ; cosa che al Primate della Chiesa universale non solo parea convenirsi, ma che poteva allora moltissimo giovare alla desiderata pace. All'opposito papa Paolo IV pose ogni studio nel promovere una lega offensiva e difensiva tra esso lui ed Arrigo li re di -Francia, conchiusa dappoi il giorno 13 di ottobre del i555. Per.questa lega ^il di cui scopo risguar-
      dante la presente storia consisteva negli acquisti del regno di Napoli, della Lombardia e della Toscana) trovossi costretto il duca d'Alva ad abbandonare sollecitamente il Piemonte onde recarsi alla difesa di Napoli -, regno il più soggetto alle fatali conseguenze dell'indicata lega, e eh'egli governava in qualità di viceré.
      Fu trascelto da Carlo V al governo della Lom- 1556 hardia, in luogo del duca d'Alva, il cardinale Cristoforo Madrucci vescovo e principe d: Trento ; e pel comando delle armate cesaree nel Piemonte il marchese di Pescara il giovine, unitamente a Giambattista Castaldo, capitano sperimentato e valente. Giunti questi due Generali al loro destino, trovarono che i Francesi scorrevano impunemente il Vercellese ed il Novarese, facendo rappresag lie e saccheggi, a ciò incitati dallo scarso numero de' nemici che in molta parte erano passati col ducadi Giovanni Balista milanese della parrocchia di S. Marino in Nosijjia. Cosi nell'archivio di casa Medici, carta seg. C. I, numero 8.
      Verbi. Slor. Mil T. II.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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