Storia di Milano di Pietro Verri

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      storia rvi milanosero sotto le insegne di Santo Ambrosio, di tutte le porte et quartieri della città circa vinticinque mila persone fiorite, sotto varj colonnelli, mastri di campo 9 capitani et sargènti. Egli è vero che non potendo tanta gente essere sì bene armata di tutto punto , nel giorno statuito (V essa rassegna generale non furono pel vero più di quattordici over quindici mila. La morte succeduta in appresso di Don Ferrante Gonzaga, seguita in Brus-selles ai i5 di novembre del 155y 5 fu foriera di molte altre perdite considerevoli accadute dappoi. Questo principe e valoroso capitano, dopo la libera compra di Guastalla per vendita a lui fatta dalla contessa Lodovica figlia ed erede del conte Achille Torello (che impiegò quest'ampio patrimonio nelle pie fondazioni da essa stabilite in Milano ) fu compianto fino da' suoi emuli , ed anco dai Re Cattolico, presso cui più di una volta erasi pienamente giustificato dalle atroci calunnie che gli aveano i suoi malevoli imputate.
      ,55s Rimasto quindi Milano sprovveduto di chi vegliasse al suo governo,"fu spedito dal re Filippo col carattere di regio luogotenente e capitano generale Consalvo Ferrante di Cordova duca di Sessa ; il quale giunse fra di noi nel marzo del 1558, e dal di cui valore poco dopo il suo arrivo tro-varonsi assicurati i Milanesi per alcuni movimenti d'armi allora insorti di bel nuovo nel Piemonte; contro dei quali recatosi immediatamente il prode governatore e capitano, ristrinse le guernigioni ne-• miche, e liberò Cuneo e Fossano ridotti quasi in poter della Francia. In questo stesso mese di marzo, correndo il giorno dodici o tredici, fu esposta nella più formale solennità dal comYnissionato principe tTOranges alla dieta degli Elettori in Francoforte la rinunzia dell'Impero falla da Carlo V,


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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