Storia di Milano di Pietro Verri

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      più dotti vescovi e teologi di tutd i regni cattolici, e che superò tutti gli altri precedenti per V ampia esposizione della dottrina della vera Chiesa, e per la correzione e riforma di assaissimi punti spettanti alla disciplina ecclesiastica. Tanti abusi che da lì innanzi cessarono, tanta emendazione e mutazion di costumi nelV uno e nell'altro clero, e il presente beli' aspetto della Chiesa di Dio tanto ne' pastori di sublime grado che dell' ordine inferiore, troppo diverso da quello in cui si trovava essa Chiesa, allorché Dio permise la nascita di tante eresie nel Settentrione, per ga-stigo nostro e molto più per castigo di chi si ribellò alla Religione de1 suoi maggiori: tutto questo lo dobbiam riconoscere da quel benedetto concilio, che poi fu solennemente confermato dal Romano Pontefice, ed accettato, almeno per quello che appartiene ai dogmi) da tutta Vuniversità de Cattolici. Misericordia di Dio fu ancora, che in tal congiuntura sedesse nella cattedra di San Pietro un Pontefice di buona volontà, e che i grandi affari della Santa Sede fossero principalmente appoggiati alla mente diritta, all' indefesso zelo e alla pietà singolare del cardinal Carlo Borromeo, primo ministro della sacra corte , che a gloria di •Dio e a beneficio della Repubblica Cristiana trasse a fine quella memoranda impresa.
      Ebbe a quel tempo la città di Milano l'onore di accogliere nel suo seno due arciduchi d'Austria, Ridolfo ed Ernesto figli di Massimiliano II re de7 Romani, provenienti dalla Germania onde recarsi in Ispagna alla corte del Re Cattolico. Chiese questi al cugino suo Massimiliano gli anzidetti due principi per tenerli presso di se, acciò educati e cresciuti ne' costumi spagnuoli potessero in ogni evento essergli di sostegno della


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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