Storia di Milano di Pietro Verri

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      Icapo vigesimonono /[ti
      e commendatario di almeno dodici chiese in diversi Stati, arciprete di S. Maria maggiore in Roma, sommo penitenziere della Santa Chiesa, conte di Arona, principe d'Oria nel regno di Napolij oltre le amplissime pensioni e sacri redditi ch'egli ritraeva da varie provincie: protettore del regno di Portogallo, dei Cantoni Elvetici cattolici, della Germania inferiore, de' Francescani, Carmelitani, Umiliati, de' Canonici regolari di Santa Croce di Coimbra, e degli ordini militari di Malta e di Gesù Cristo di Portogallo. Cosicché le annue sue entrate ascendevano alla somma di novanta mila zecchini, quibus cum haberet, conchiude egregiamente il Bescapè, insignis fuit9 et cum dimisisset^ insignior. Infatti avea egli di già ricusato l'onore di prefetto del Sacro Palazzo, alienata l'abbazia di Calvenzano, applicandola alla fabbrica del collegio Borromeo in Pavia, ceduto il marchesato di Roma-gnano a favore di Federigo Ferreri suo cognato, vendute le galere già allestite, che a lui pervennero per la morte del fratello conte Federigo, come proventi totalmente contrarj al suo istituto. Aggiungasi inoltre, che il cardinale Carlo Borromeo, allorché sen venne a Milano, possedeva già quell' arcivescovato libero per totale cessione del cardinale Ippolito d'Este di Ferrara, nella di cui casa o per amministrazione, o per titolo, o per regresso erasi continuato il possesso di quell' insigne sacerdozio di sessanta e più anni (i). Arrivò finalmente a Milano il cardinale arcivescovoCarlo Borromeo il giorno 23 di settembre del 1565,
      sei anni dopo la partenza dalla sua patria, accoltoS. Praxedis Arcliicp. Mediol. Libri VII, Carolo a Basilica Tetri Praeposito Gen. Gong. Clcr. l\eg. S. Pauli Auctore. Ingol-sladii ex officina Davidis Sartorii ìSgs: Lib. pag. 25 et 26.
      (1) Bugati, Slor. Univ. lib. Vili, pag- 1061.


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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