Storia di Milano di Pietro Verri
DT.LLE COSE NOTABILI sidio di polvere all'armata Bormio, castello occupato daiGrigioni, 142, 152. Corro Francesco. Taglia per
de'Francesi sotto Pavia,222. Ferito e prigioniero, 245.
Bouivet, ammiraglio, creatura della duchessa d'Angoule-me, ottiene la direzione della ricupera del MilanesFrancesi e del Re, 213. Va sotto le mura di Milano, l'assedia e si ritira. Cerca una tregua al Colonna, e non l'ottiene, 215. Eccita il Re a portare in persona la guerra nel Milanese. Intrigo di ciò, 218. Ritorna al suo paese respinto da Milano, 229. E sotto Pavia, e determina Francesco 1 alla famosa battaglia , 255. E ucciso da' Lansehi-netti del duca di Borbone,
240.
Bono frate di Cremona fonda il ritiro di S. Valeria in Milano, 3^0.
Borbone Estore, ucciso a Pavia, 240.
Borbone Francesco conte d'En-guien batte gli Imperiali a Cerisola, 55y. *
Borgia Cesare, figlio di Ales-sandroVI, spera di formarsi uno Stato, 102. E creato duca di Valentinois da Lodovico XII, e perchè, ivi. Riceve promesse di occupare le città della Romagna possedute da' signori della Rovere, ivi.
Borgoforte sulla riva del Po. Ivi giugne il Frandsperg col suo esercito, 272.
Borgogna (duca di) Carlo tenta impadronirsi della Savoja : respinto dal re di Francia e dal duca Galeazzo fino alleAlpi, 65.
la di lui consegna in Milano :>er aver ceduto allo Sforza a fortezza di Lodi, 56.
Borromeo ( S•) Carlo figlio del conte Giberto e di Margherita de' Medici nipote di Pio IV, Eletto cardinale, 599. Ammesso alla rinuncia dell'arcivescovado di Milano da Ippolito II d'Este in età di ventidue anni, a cui cede il Regresso, ivi. Prende il possesso di tale dignità, ed è promosso dallo zio a luminose cariche, 4°°* Sollecita i] riaprimento del concilio tridentino, ^02. È detto la Ruota che moveva quella gran macchina, ^03. Filippo II gli assegna una pensione di dodici mila scudi su l'arcivescovado di Toledo ? Perde il fratello conte Federigo, ivi. Si determina a venire a Milano, e vi spedisce i primi Gesuiti , 4o6. Riforma severamente Ja propria corte, e stabilisce in Milano il seminario de' Cherici, ^08. Erige in Pavia il collegio detto Borromeo. Spesa di tale grandiosa opera, 4°9* Ottiene dal Papa
l'assenso di portarsi a Milano. Sue cariche amplissime, suoi redditi, 410* mette varj benelicj, dona il marchesato di Pioinagnano a suo cognato, vende le galere ereditate dal fratello come conti arie al suo istituto, possedè liberamente l'arcivescovado di Milano. Entra in città. Descrizione del suo in-
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (437/516)
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