Storia di Milano di Pietro Verri
444 indiceFoix (di) Gastone duca di Ne- nella battaglia della Bicocca,
mours, nipote di Luigi XII, governatore e capitan generale. Sue azioni militari. Sorprende Don Pietro di Na-varra nell'assedio di Bologna , e libera quella città ,
• 147. In pochi dì s'impadronisce di Bergamo e Brescia, ivi. Vince i Veneziani , ivi. Suo elogio fatto dal Guicciardini. La sua presa di Brescia servì d' argomento alla tragedia intitolala Gas-toìi et Bayard 148. Incolpato della morte del conte Avògadro e de' suoi tìgli, ivi. Passa per Milano e si porta a Ravenna. Sua vittoria colà ottenuta, 149. Vi rimane ucciso, ivi. Sua spoglia trasportata a Milano, e collocala in un sarcofago magnificamente ornalo e appeso nel Duomo di Milano. Rovinato e disperso dagli Svizzeri. Mausoleo poscia innalzatogli in S, Marta dai Francesi. Avanzi di esso nell'atrio di quel monastero , e suaiscrizione, i5o, i5i. Pezzi di quel sontuoso mausoleo dissipati in varj luoghi. Il cardinale di Sion è incolpato di tal distruzione, i5i. È difeso nella battaglia di Ravenna da suo cugino Odetto. Fratello della Regina di Francia, 191.
Foix ( di ) Odetto signore di Lautrec,maresciallo di Francia. Difende Gastone di Foix
suo cugino nella battaglia di Ravenna. E ferito e creduto morto. Continua a dar saggi di valore. Reso per le ferite di aspetto truce. Suo carattere aspro, igi. E respinto
206. Ferito sotto Pavia corre a vendicarsi dì Bonivet, cade, ed è portato a Pavia in casa della contessa di Scal-dasole, ove muore, 240.
Forni Bernardino da Gallara-te. Sua Cronaca, citata, 200.
Fortenabia si arrende alle armi di Carlo V, 217.
Fossano, città uel Piemonte, tolta a' Francesi dal duca di Sessa, 3g2.
Fossato (da) Giovanni, 8.
Francesco I re di Francia, discendente da Valentina, succede a LodovicoXII nel ventunesimo anno di sua età. Pensa a ricuperare lo Stato di Milano, e per ammassare vende le giudicature della Francia, 162. Si collega co' Veneziani. Dichiara reggente la duchessa d'Angouleme sua madre, e viene alla testa dell'armata nel Milanese, ivi. Sua discesa in Italia, 167. Accoglie umanamente i deputati di Milano, 168. Pone il suo campo a Marignano, 170. Suo valore e pericoli in quella balta-glia, 172. E padrone del Bli-lanese, tranne i castelli di Milano e Cremona, ij5. Offre i compensi al duca Massimiliano, ed acquista il castello di Milano, ivi. Ha timore di Girolamo Morone , ivi. Concerta un trattato con Leone X, a cui assicura Firenze e Bologna, é da esso è riconosciuto duca di Milano, ricevendo anche Parma e Piacenza, 177. Risiede in Pavia fino alla dedizione del castello , ivi. Entra solennemente in Milano. De-
Vi
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (456/516)
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