Storia di Milano di Pietro Verri

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      indiceCondizioni di tal pace, a5g. ceda ad Arrigo II sno padre,
      098. Muore, 401* Francesco (S.), Basilica Nabo-riana. Sua torre mirabile abbassata, 579. Francesi. Loro armata sotto Carlo VIII trascorre V Italia
      Entra nella lega di Cugnac. Breve del Papa a Francesco I dopo la sua liberazione, 264. Manda un rinforzo ai collegati, 270. Sua lettera a Carlo V d'intimazione di un duello, 283 e seg. Possiede tuttavia buona parte del Milanese, 290. Segna in Cambrai la pace con Carlo V, ricupera i (igli e cede il ducato di Milano, ivi. Invade il Piemonte colle sue truppe , allarmando diversi pretesti, 329. Insiste pel Milanese a favore del suo secondogenito, 33o. Suoi danni in Provenza, ove perde il Delfino Francesco suo primogenito, 337. Viene in Piemonte col Delfino, 34o. Fa lega con Solimano, ivi Concerti di questa lega, 341* Fa una tregua con Carlo V, ivi Va a Nizza ad un abboccamento col Papa, e Carlo V accorda ivi una tregua di dieci anni , 343. Soggiorna in Marsiglia. Suo tratto di generosità ivi occorso con Carlo V, per cui si riconciliano, 344- Rompe la tregua con Carlo V5 553. Raduna un possente esercito, e rinnova la guerra anche nel Piemonte. Fa lega col Gran Signore a' danni di Carlo Vedi Ferdinando suo fratello , 554* Acconsente alla pace di Cre-spy, 559. Compiange la morte del duca d'Orleans. Maltrattato nella salute mantiene la pace di Crespy. Compone le cose coli'Inghilterra. Vive concorde con Carlo V, 56o. Muore di malattia, 564« Francesco II re di Francia suc-
      sino a tutto il regno di Napoli. Non usano alcun riguardo sulle terre del Duca di Milano, 97. Abbandonano il paese e ritornano in Francia, 100. Loro ritorno sotto Lodovico XII. Entrano in Milano, e sono collocati a S. Francesco, S. Ambrogio ed alla Incoronata, 106, 107. Porzione dell'armata s'incammina verso la Romagna per togliere Imola e le altre città al conte Girolamo della Rovere, e darle al duca di Va-lentinois, ij5. Coli'idea di inuoltrarsi poi ad occupare il regno di Napoli, ivi Si rendono perciò meno imponenti in Lombardia, ivi Danno una rotta formidàbile ai Veneziani tra Agnadello e Mirabello, i5S, Sconfitti nella battaglia di Ravenna, 149. Ma in fine vincitori con danno incalcolabile, ivi Si dispongono ad invadere nuovamente il Milanese. Occupano il castello di Milano e di Cremona, i55. Gli abbandonano e si ritirano dall'Italia, 161. Vi tornano sotto Francesco I e sono in procinto di retrocedere, 168. Giungono quasi alla vista di Milano, ivi Loro scorrerie in Milano, 170. Loro vittoria di Ma-rignano, 175. Incendiano tre sobborghi in Milano. Scacciano gli Imperiali, e tolgono ad essi Brescia, j8o. Si
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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