Storia di Milano di Pietro Verri
DELLE OOSdente sul popolo napolitano. Sue invettive dal pulpito contra il proposto Lodovico Antonio Muratori, S07.
Pesaro (da) Domenico? capitano di Giustizia in Milano* tenta colle minacce ^acquietare i malcontenti. E posto*
da essi in fuga, 33.
Pescara (di) marchese D. Ferdinando d'Avalos prigioniero sotto Ravenna, i5i. Comandante nella lega pontificia, 1200. E posto da Carlo V a5 fianchi dei Bourbon per circospezione, 218. Si trova all'armata cesarea, s3i. E il secondo ad ascender le mura nella presa di S. Angelo, 252. Si porta colle armate a Pavia, 255. Sua avvedutezza, 254. Co' suoi archibugieri assale i Francesi che difendono il re Francesco I, 258. Li rovina, ivi. A lui devesi la vittoria di Pavia. Gli vien preferito il Lanoja per con* durre Francesco I a Madrid. Per ciò è disgustato di Cesare, ed aperto nimico del Lanoja, 248, 261. E tentato ad entrar nella lega contra Cesare, ivi. Parlata fattagli a tal fine da Girolamo Morone colla offerta del regno di Napoli, ivi. Origine della famiglia d'Avalos, 252. Delibera di imprigionare il Morone, e con tal pretesto di comparir fedele all'Imperatore, sperando ottenere in premio il ducato di Milano per la fellonia del Duca, 254» S'ammala in Novara, chiama a se con lettera il Morone, ne intende insidiosamente il progetto, permettendo al Leyva nascosto dic-
G ROTÀBILI 47^tro ad un panno di arazzo di udire ogni cosa, e ne informa l'Imperatore, 255. E-same di questa nera azione, l54' Sua poca fede. Dichiara reo il Morone, e fellone il duca Francesco Sforza. Fa i processi al Morone, e tenta «piare i suoi disegni anche per via di tormenti. Li compisce in Pavia, ed il Morone è condannato a perdere la lesta. Muore il Pescara in età di trentasei anni, ed ordina nel testamento al suo erede marchese del Vasto che interceda presso Carlo V la liberazion del Morone, ivi.
Pescara (di) marchese Francesco Ferdinando d'Avalos de Aquino, eletto da Carlo V comandante delle armate nel Piemonte, 585. Rispinge valorosamente il maresciallo di Brisac, 5gi. Viene governatore in Milano, 4°i. Inviato oratore al concilio di Trento dal Re Cattolico, 4^5. Eseguisce ivi le commissioni diFilippo II, 4o5.
Peste in Milano del mccccl. Estingue in seguito trenta mila abitatori, 54* Altre pestilenze in Milano dal ix secolo in poi, accennate, i55.
Il saccheggio di Brescia ò cagione di altra peste per due anni, 149. Providenze per tale calamità del consiglio de'Novecento, 162. Lo spoglio de' Francesi in Ah-biategrasso arreca una nuova pestilenza, per cui morirono ottanta mila persone, allegandone altri cento mila, altri la metà degli abitanti, altri cinquanta mila nella sola città oltre le terre, 11G.
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (485/516)
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