Storia di Milano di Pietro Verri
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INDICEPiacenza, cittā, tolta a'Veneziani colle armi del conte Francesco Sforza, i8. Sontuosi funerali celebrati al duca Gio. Galeazzo Sforza per ordine di Carlo Vili re di Francia, che ivi distribuisce copiose elemosine a7 poveri, 86. Occupata dalla lega, 2oa. Accampamento ivi seguito di Giorgio Frandsperg, 274. Ad esso si unisce il Borbone co'Cesarei, ivi. Ivi Carlo V, 291. Occupata dal governatore Gonzaga dopo la morte di Pier Luigi Farnese, 364 (Vedi Parma).
Piatto Giorgio, milanese, celebre giureconsulto. Nelle adunanze che si fanno in ciascuna parrocchia di Milano sulla proposta di Francesco Sforza nuovo duca intorno alla riedificazione del castello, č l'unico che si opponga. Di lui parlata egregia fatta in S. Giorgio al Palazzo non ottiene seguaci, 4(3? 47ģ Suoi pronostici avverati, 120.
Piatto Tommaso istituisce in Milano pubbliche cattedre di astronomia, geometria, logica, lingua greca ed aritmetica, 90.
Piazza de' Mercanti. Ivi sono decapitati varj nobili milanesi contrarj alla Repubblica e partitanti dello Sforza, 27.
Piccinino Francesco, generale d' armi, co' suoi aderenti emuli tutti e nemici dello Sforza attraversano le sue vittorie, 20. Accresce i timori popolari contra lo Sforza, anelando esso alla sovranitā , 21. Primeggia coi Milanesi, 22. Posposto da'Mi-lai ėcsi al GoiUaL'a, si dā si-
mulatamente al partito dello Sforza, 25. Lo tradisce,ivi. Gli sottrae tre mila cavalli e mille fanti, e gli occupa alcune terre, 28.
Picenardo Annibale , comandante in Pavia, cede quella piazza ad Autonio de Ley-ya, Sgr.
Piemonte, provincia d'Italia, invaso dalle annate di Francesco I, 53o. Ostilitā ivi per parte di Arrigo II re di Francia, 3y6. Euunanuele Filiberto suo principe lo difende , ivi. Si disperdono le armate , 377. Invaso nuovamente dal Re di Francia ,
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Pimeniello Alfonso, castellano di Milano, fa allargare la suafossa, 4°4*
Pio IV, prima cardinale Gio. Angelo de' Medici, figlio di Bernardino e di Cecilia Ser-belloni, e fratello del celebre Gian-Giacomo. Quando eletto pontefice, 398. Sue prerogative. Annulla o corregge varie determinazioni del suo antecessore. Riconosce per imperatore Ferdinando I. Crea alcuni cardinali milanesi. Libera dal carcere il cardinale Giovanni Morone con decreto di assoluta innocenza. Approva/la rinuncia dell' arcivescovado di Milano nella persona del cardinale Carlo Borromeo suo nipote, e lo promove a luminose cāriche. Dichiara il di lui fratello conte Federigo Borromeo capitano generale della Chiesa, e gli dā in mo-lie Virginia figlia del Duca
'Urbino, 3g8, 399. Sue beneficenze al collegio di Mi-
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Societā Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (486/516)
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Veneziani Francesco Sforza Gio Sforza Carlo Vili Francia Giorgio Frandsperg Borbone Cesarei Carlo V Gonzaga Pier Luigi Farnese Vedi Parma Giorgio Milano Francesco Sforza S. Giorgio Palazzo Tommaso Milano Mercanti Repubblica Sforza Francesco Sforza Sforza Milanesi Mi-lai GoiUaL Sforza Annibale Pavia Autonio Ley-ya Sgr Italia Francesco I Arrigo II Francia Filiberto Francia Alfonso Milano Gio Medici Bernardino Cecilia Ser-belloni Gian-Giacomo Ferdinando I Crea Giovanni Morone Milano Carlo Borromeo Federigo Borromeo Chiesa Virginia Duca Urbino Galeazzo Occupata Occupata Giorgio Italia Angelo Giacomo Dichiara
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