Storia di Milano di Pietro Verri
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478 INTnon considerati dal popolo. Consiglio generale di uomini inetti scelto ad arte, 35. Partiti opposti. Si raduna il consiglio generale nella demolita chiesa di S. Maria della Scala; formansi tra gli av~ viati dei malcontenti, e si aumentano. I rettori e consiglieri temono. Mandano per pacificarli, ma indarno. Il capitano di Giustizia con buon numero di soldati fa loro mostrare dei capestri, ed il popolo li pone in fuga. Si creano due capi. Sono questi spalleggiati da altri signori. Si sparge del sangue. Si distrugge I* organizzazione civile, e se ne forma una tumultuaria. Si radu-nano nella suddetta chiesa i primarj cittadini. Alcuni riconoscono Y impossibilità della Repubblica, ivi. Tutti ricusano i Yeneziani, 34. Si propongono alcuni principi, ivi. Prevale per acclamazione il partito per il conte Francesco Sforza, e gliene spediscono V avviso ; tuttoché due mesi prima pubblicassero un proclama col premio di mille zecchini a chi lo avesse ammazzato o mortalmente ferito, 35. In seguito pure ad altre taglie contra Antonio ed Ugolino Crivelli, perchè cedettero al Conte la fortezza di Pizzighettone, e contra Francesco Borro per
quella di Lodi, 56. Edittoper la pudicizia e morigeratezza, e contra dei giuoca-tori, ivi. La citta di Milano si rende a Francesco Sforza dopo trenta mesi e mezzo di anarchia o disordine chiamato Repubblica, 39.
u tiRho, terra nel Milanese. Incursione ivi fatta dagli Svìzzeri, i43. Riccio Michele, uno de' primi
senatori, 112. Richebourg (signore di), comandante del castello di Blilano, sepolto ivi nelle rovine di un incendio o scoppio di polvere, 198. Rigoni Simone, gentiluomo milanese, uccide Antonio Lan-driano tesorier ducale per avere colle sue adulazioni perduto Lodovico il Bloro, io3.
Pàncon Antonio, ambasciatore à\ Francesco I a Solimano II, massacrato nel suo'viaggio,
35xRivolte, terra nella Ghiara d'Adda, donata dal duca
riassimiliano Sforza ad 01-drado Lampugnano, i.lobertson, celebre scrittore della Vita ài Carlo V. Suoi passi sulla riconciliazione di Carlo V con Francesco I, 344. Sulla quantità immensa delia dote di Blaria di Portogallo, 356. Sulla rinuncia e ritiro di Carlo V, ivi. Citato, 547» Rohan (di) cardinale. Fa porre in ordine di battaglia l'armata francese, e sfilare a due a due gli Svizzeri che sortono da Novara, ne' quali si scopre Lodovico il Bloro, 129. Chiamato il cardinale d'Amboise. Luogotenente e governatore in Blilano di Lodovico XII, 152. Tassa i Milanesi in ottocento mila scudi per le spese nel ricuperare lo Stato, de' quali non pagano che cento settantamila, i35 (Yedi d'Amboise Carlo ).
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (490/516)
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S. Maria Scala Giustizia Repubblica Yeneziani Francesco Sforza Antonio Ugolino Crivelli Conte Pizzighettone Francesco Borro Lodi Milano Francesco Sforza Repubblica Milanese Svìzzeri Michele Blilano Simone Antonio Lan-driano Lodovico Bloro Antonio Francesco I Solimano II Ghiara Adda Sforza Lampugnano Vita Carlo V Carlo V Francesco I Blaria Portogallo Carlo V Svizzeri Novara Lodovico Bloro Amboise Blilano Lodovico XII Milanesi Stato Yedi Amboise Carlo Consiglio Maria Citato
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