Storia di Milano di Pietro Verri

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      482 INEscara per animarlo contra Cesare, 25i. Sull' accettazione fatta dal Borbone del comando delle truppe tedesche e cesaree contra Roma e Fiorenza, 274. Lettere di Francesco I e di Carlo V da Se-pulveda conservateci, 282 e
      seg. Citato, 233, 239, 245, 25O, 252, 254, 264, 265, 271, 273, 294.
      Serbellone Gabrio, commissionato in Milano da Pio IV per l'erezione del deposito (li Gian-Giacomo de' Medici, 384-
      Serbellone Gian-Antonio, vescovo di Novara e cugino di Pio IV, eletto cardinale, 399.
      Seregno Vincenzo , architetto milanese. Suo diseguo delle pompe funebri fatte nel Duomo di Milano a Carlo V ed a Maria d'Inghilterra, 396. Forma ed eseguisce il disegno e la fabbrica del collegio de' Giureconsulti, 400. Muore. Suo epitafio, ivi.
      Sesia, fiume, fissato per limite tra lo Stato di Savoja e quel di Milano, 48.
      Sessa (duca di) Consalvo Ferrante di Cordova, spedito in Milano regio luogotenente e capitano generale. Accorre nel Piemonte e libera Cuneo e Possano, 392. Viene al governo di Milano , 4^5. Fa desistere Filippo II dall'erezione dell' Inquisizione all'uso di Spagna in Milano, ivLSesto (da) Cesare, pittore insi-
      , gne, 89.
      Sfondrato Francesco, podestà e governatore di Pavia, poi senatore e cardinale, 286.
      Sfondrato Giulia benefica i Barnabiti, 373.
      Sfondrato Niccolò, promosso alla chiesa vescovile di Cremona , cardinale ? poi pontefice col nome di Grego* rio XIV, 399. Spedito al concilio di Trento*, 4°3-Sforza conte Francesco primo duca di Milano di tal famiglia, e quarto fra i duchi di quello Stato. Escluso per la investitura imperiale dalla successione al ducato di Milano. Sue circostanze inferiori ad altri pretendenti. Possede Cremona portatagli in dote da Bianca Maria Visconti, 2. Suo nome illustre nelle armi. Non avea altri ascendenti di merito che suo padre, 3. Nato in Sanminiato, castello in Toscana sopra Arno nella via Pisana, da Lucia Trezania e da Giacomo Muzio, detto Giacomozzo , Attendolo da Cottignola, a cui il conte Alberico di Balbiano diede il soprannome Sforzativi. S'incammina a Milano appena segu/ta la morte del duca Filippo Maria, 6. Dichiarato capitano delle nostre armate , 7. Si colloca nelle sue mani il poter militare , 9? Qualità personali^ prudenziali dello Sforza, 15, 16. Sua riputazione , ivi. Gli stessi nemici lo temono, ivi. Stimato già da Filippo Maria , ivi. Fatto singolare di sua prudenza e generosità con un corpo di traditori, 17. Non perde il coraggio in una battaglia alla nuova che suo padre restò affogato in un fiume, ivi e 18. Ottiene destramente l'assenso da' Milanesi per farsi padrone di Pavia. Conquista colle
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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