Storia di Milano di Pietro Verri
DELLE COSE armi Piacenza, 18. Si rende
{>adrone del Po. Occupa A-essandria e Tortona, e nel termine di un anno possedè una importante porzione del ducato di Milano, ìg. Sostenuto da' suoi partitanti milanesi, ivi. Tenta di togliere Brescia a' Veneziani, ma tagliatagli la strada per sospetto da' Milanesi, è comandato di prendere Caravaggio. Insidiosamente manca di viveri. Si accinge da forte a conquistare Mozzanica, ed in mezzo alle sorprese vince e disfa T armata veneta. Fa trasportare a Milano le insegne di S. Marco, e seco traduce i più illustri prigionieri , costretto a congedarne parte per mancanza di vettovaglia, 20 , 21. Contraddetto e attraversato da' Milanesi. Fa lega co7 Veneziani, ai quali restituisce quanto loro lia tolto, e ne ricevo armati e denari fino a che s'impadronisce di Milano e delle altre città possedute dal duca Filippo Maria , 22. Il Conte pubblica il trattato al suo esercito. I Milanesi gl'in-viano i loro legati, cercando di giustificarsi, salva la Repubblica; ma indarno. Espone le sue pretensioni per il ducato, e li rimanda arbitri della lor sorte. Svaligiati questi dalla licenza militare castiga i rei, e fa loro restituire il mal tolto, accrescendolo con ricchi doni in compenso dei rianni. La sua generosità li sorprende , 23. Entra in amicizia co' Fiorentini. Circonda Milano colle sue armi. Prende il ca-
N0TÀB1LIstéllo di Abbiategrasso, dalle di cui mura le viene scoppiata un'archibugiata, e ne proibisce a1 suoi la vendetta, 24. S'impossessa di Novara, Tortona, Vigevano, Alessandria e Parma , ivi. Accetta il Piccinino al suo partito con onorevole stipendio, e quantunque simulatore nimico, ricusa di vendicarsi di lui, 25. Tenta persuadere con un messo i rettori di Milano a schivare un assalto , 28. Non conviene allo Sforza il piano della ace fra Venezia e Milano, i accomoda col Duca di Sa-voja , iudi si rivolge contra Milano e Venezia a disputarne l'ambito ducato,3o, 5i. Abilità dello Sforza nel combattere. Si concilia all'entusiasmo l'amore delle sue truppe. Circonda si bene Milano, che presto si manifesta ivi lo squallore della carestia , 3i. Paralello tra Enrico IV e Francesco Sforza, a cui mancò teatro più grande e spettatori più illuminati , 5q. Carestia avanzata in Milano a segno, che impossessatosi lo Sforza di Marliano, in quindici dì se ne spera la resa di quella capitale, ivi. Gaspare da Vi-mercato lo propone a' Milanesi per principe. Ragioni addotte ^ e lodi in tale proposta. Prevale il progetto per acclamazione, e ne riceve l'avviso, tuttoché due mesi prima pubblicato avessero un proclama contra di
lui e de' suoi fautori, 54-
Circonda esattamente Milano di soldati, in cui non può
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (495/516)
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