Storia di Milano di Pietro Verri

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      indicestica sulla numerosa famiglia basciatori col seguito di cir la durazione della casa Sforza. Il gioruo di S. Stefano s? incammina a cavallo alla chiesa di detto Santo, ove
      da7 congiurati è steso morto a pugnalate in età di anni trentadue. Congiura esposta in un ottimo dramma. Storia di tale congiura* 67, 68, 69. Vizj e delitti del duca Galeazzo Maria descritti, 70, 71. Il Corio lo vuole amante degli uomini probi e colti, e sensibile alle belle arti. Incongruenza di tale opinione, 71. Sua fierezza, avidità di danaro, libidine sfrenata, fasto eccessivo, ivi. Tumulato coIFordinaria pompa ducale, vestito col manto d'oro, e chiuso nel sarcofago con tre preziose gemme, 72.
      Sforza Giovanni Galeazzo Maria terzo duca di Milano di tal famiglia, e sesto fra i duchi di quello Stato. In età di anni quattro è destinato dal padre sposo di Isabella d'Aragona, 63. Proclamato duca sebbene in età di soli sei anni, ivi. Ha per tutrice la duchessa Bona di Savoja sua madre, e per segretario di Stato Francesco Simonetta, ni. Lodovico Sforza detto il Movo suo zio paterno gli occupa porzione del Milanese da Genova fino al Po, facendo gridare: Viva il Duca Giovanni Galeazzo, essendo egli in età di dieci anni, 74. In età di anni venti prende in moglie la prin* cipessa Isabella d'Aragona per mezzo .del duca di Bari Lodovico il Moro, 77. Partono per Napoli i suoi am-
      ca quattrocento persone a farne l'inchiesta, 77. Pranzo apprestato alla sposa in Tortona, e sua descrizione, 78. Versi cantati in tale occasione, 79. Passa la sposa anzidetta a Vigevano, Abbiategrasso, e sul Naviglio grande viene a Milano col seguito d'illustre comitiva, ivi. Magnificenza di tali nozze celebrate in Milano, e prima comparsa pubblica degli sposi, ivi. Comincia Giovanni Galeazzo a soffrire le oppressioni dello zio Lodovico, che a lui lascia soltanto il nome di Duca, e peuuria d'ogni cosa, 81. Giunto ai ventitré anni di età; il Re di Napoli chiede inutilmente per lui a Lodovico il Moro la cessione totale del ducato, e si allestisce per sostenerlo colle sue forze, ivi. Si ammala di consunzione nel castello di Pavia. E visitato da Carlo VIII re di Francia, a cuiraccomanda se stesso, la moglie ed il figlio. Muore ivi in età di venticinque anni. E tumulato nel Duomo di Milano. Monete e diplomi col di lui nome ed effigie, 85, 86. Mentre nel Duomo di Milano si versano lagrime sulla di lui estinta spoglia, il Consiglio proclama duca di Milano Lodovico Sforza ad esclusione di Francesco primogenito di Gio. Galeazzo, 88. Lascia superstiti il conte Francesco, che fini i suoi giorni in Francia co-
      4 jE rendo una ricca Badia; Isa-ella sua moglie, che visse a Bari nel reguo di Napoli,
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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