Storia di Milano di Pietro Verri
delle cose con due figlie Bona ed Ippolita , la prima delle quali sposò Sigismondo re di Polonia ; e cosi terminò la sua discendenza, 112, ii5.
Sforza Lodovico, detto il Moro, quarto duca di Milano di tal famiglia, e settimo fra i duchi di quello Stato. Ottiene in feudo da Ferdinando re Napoli il ducato di Bari posseduto già dal defunto Sforza suo fratello. S'innoltra da Genova nel Mi-lanese con otto mila combattenti, ed occupa tutta la porzione sino al Po. Protesta di muover le armi per liberare il nipote dalla tirannia del Simonetta e de: cattivi consiglieri^ 74. Scaccia dallo Stato Antonio Trassino favonio dalla Duchessa. Riceve da Un duchessa Bona la rinuncia della tutela. Impedisce ad essa l'uscita dallo Stalo, e la fa arrestare ad Abbiategrasso, 76. Eccitasi in Milano un partito a lui contrario. Motivi di tale partito. Si cospira per trucidarlo portandosi egli a S. Ambrogio. Il colpo per mero accidente va a vuoto, 77. Pensa ad unire in matrimonio il duca Giovanni Galeazzo colla principessa Isabella d'Aragona, a cui era stato promesso dal defunto Duca suo padre. Destina gli ambasciatori a Napoli per farne Fin-chiesta. Pompa del loro seguito, ivi e 78. Accompagna da Abbiategrasso a Milano la principessa sposa, 79. E poi in Duomo nel loro sposalizio, ivi. Pvegge lo Stato come governatore a nomenotabili 4^7
del Duca. Monete che ciò dichiarano^ 79. Rimove dalle fortezzze i castellani affezionati al Duca, e vi sostituisce de? suoi dipendenti, ivi. Si ammoglia colla principessa Beatrice d:Esle. Pompa di queste nozze già concertate undici anni prima, 80. Comincia a pensare alPintero governo dello Staton ivi. Si rende padrone dell'erario, e lascia al nipote il solo nome di Duca. Pviceve dagli oratori le doglianze del ReO
di Napoli perchè ceda al nipote, che già contava ventitré anni, il pieno governo de' suoi Stati n 81. Osserva i movimenti del Pve di Napoli che si prepara ad una guerra, ivi. Eccita Carlo Vili re di Francia alla ripresa del regno di Napoli, e gli spedisce Carlo Balbiauo conte di Belgiojoso per determinarlo, 82. Toglie le dissensioni fra Massimiliano imperatore e Carlo Vili, 85. Dà in moglie a Massimiliano
oimperatore Bianca Maria sua nipote, e sborsagli quattrocento mila fiorini d'oro per essere poi dichiarato duca di Milano. Concilia pure Carlo Vili colla Spagna. Morale e carattere inlrapren-dente del Moro. Ricusa i
{jrogetti del Re di Napoli per a pace, 84. Motivi di tale rifiuto, ivi. Accoglie nel castello di Pavia il re Carlo, 85. Somministra a quel Regnante non poca somma di danaro, e fa tumulare nel Duomo dì Milano il Duca nipote, 86. Tiene nascosto il diploma imperiale che lo di-
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (499/516)
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