Storia di Milano di Pietro Verri

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      delle cose ai primi tentativi della battaglia della Bicocca. Ottiene da7 Milanesi sei mila armati e quattrocento cavalli, 2o5. Giunge alla Bicocca prima delFattacco, respinge il maresciallo di Fóix, taglia a pezzi la maggior parte de? nemici, ed il restante abbandona il campo, 206. Prime sue provvidenze intorno al senato, 208. E ferito sulla strada di Monza. Tal nuova costerna i Milanesi. Dopo tre giorni torna in città, 2i5, 214* S'impadronisce di Abbiategrasso scacciandone i Francesi, 216. Sua moderazione al nuovo arrivo de; Francesi. Si ritira da Milano col Launoy e si colloca a Soucino nel Cremonese, 219. Soggiorna nel Cremonese in tempo che dispone-vasi la guerra decisiva della sua sorte, 23i. Fa un accordo col Pescara per stipendiare e provvedere Farinata, 262, 253. Difende eprocura la libertà al Morone suo gran-cancelliere, 255. Detto dal Pescara reo di fellonia, ivi. Ottiene Pinvestitura del ducato da Carlo V con durissime condizioni. Sue dolorose circostanze e-spresse in un suo editto , 256. Dichiarato reo di fellonia, e perciò rimane duca di Milano Carlo Y. Il Pescara chiede allo Sforza i castelli di Milano e di Cremona con altri da lui presidiati; ricusa di cedere i primi, 257. Sua fermezza e ragioni. E bloccato nel castello di Milano. Sue sorlite dannose a7 Ce-sariani. Cambio curioso di
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      prigionieri con vitelli, 258. Continua a restar bloccato nel castello, 261. Amato dalla plebe, ivi. Lega di Cu-gnac in sua difesa. Rinchiuso nel castello di Milano da sette mesi, 264, 265. Bianca di viveri, e fa sortire dal castello gli inutili alla difesa, 268. Rende il castello con una capitolazione onorevole. Portasi a Como, indi a Lodi, poi a Cremona, 270. Dalla lega se gli stabilisce libero il ducato di Milano, 279. Gli viene consegnata Alessandria, 280. Esce dal Cremonese per scacciar gli Imperiali, ivi. Riacquista varie fortezze, 281. Soggiorna in Cremona. Si presenta in Bologna aa Carlo V. Cattivo stato di sua salute. Abbandona a Carlo V il suo salvo-condotto e iucontra il genio di Cesare, 295. Ottiene da Carlo V l'investitura pel suo ducato, 299. Patti di tale investitura, ivi. Riporta pel suo contegno molte lodi da Cesare, ivi. Fa prendere il possesso in nome suo di Milano e di quel ducato 3o2. Dimora in Pavia. Portasi a Cremona , a Ferrara, poi a Venezia per ottenere da quel senato ajuto a conservare la pace, 3o4. Giugne a Milano, ove fra le acclamazioni benefica insignemente quellacittà, 3o5. Paga n Cesare
      la prima annata imposta di quattrocento mila ducati, e riceve i castelli di Milano e di Como, 5o6. Si unisce coi Svizzeri e Grigioni contra Gian-Giacomo de9 Medici, ivi. Vince il Medici e fa spia-


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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

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