Storia di Milano di Pietro Verri

Pagina (504/516)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      49
      nare il castello di Musso, 3o8. Ya a Mantova ad ossequiare Carlo V, ivi. Accompagna Cesare ne' suoi viaggi, lo accoglie in Mila^ no, lo trattiene nelle cacce in Vigevano, 3ii. Cade insospetto di nuova fellonia contra Carlo V; si riconcilia con esso, e riceve la proposta di sposare Cristina o Cri-stierna sua nipote, 3i3,3i4* Si conchiudono queste nozze, ivi. Manda a sposarla in Brusselles. Allegrezze in Milano per tale sposalizio, ivi. Magnificenze nel solenne ingresso in Milano di questa sposa, 5i5, 316. Va incognito a veder questo ingresso. Incontra la sposa in mal essere di salute. Sorte colla sposa dal castello per andare alla Metropolitana, 318-Stabilisce la processione del Corpus Domini nel giorno della sua solennità, togliendola dall'ultimo dì dell'ottava, ivi. Muore. Suo elogio. Dettaglio delle famiglie Visconti e Sforza nel loro ducato, 32 1, 322, 323. Suoi funerali privati e pubblici descritti, 324, 325.
      Sforza fratelli del duca Galeazzo Maria e zii del duca Gio. Galeazzo Riaria. Sforza, Filippo, Ottaviano, Ascanio e Lodovico. Lodovico e Sforza relegati in Francia, 67. Sentita la morte del Duca volano a Milano ed aspirano a quel ducato. Presiedono al consiglio supremo di Giustizia per opera di Cicho Simonetta. Fremono vedendosi tolte le loro speranze, e sono calmati dal marchese diMantova e dal Legato pontificio. Si assegna a ciascuno un palazzo in Milano, e se gli fissano dodici mila e cinquecento ducati anuui, 73. Lodovico ed Ottaviano nuovamente sottomettono Genova al Duca loro nipote. S'imprigiona un loro confidente, 'da cui si sanno le loro trame contra lo Stato. Pretendono essi che venga liberato, ma indarno. Sollevano più di sei mila persone in Ridano. La Duchessa e Simonetti rimediano a questo pericolo. Ottaviano non si fida del promesso perdono, fugge, e passando l'Adda a Spino vicino a Lodi, vi resta affogato in età di diciotto anni. Viene tumulato nel Duomo di Milano. Simonetti col processo della sedizione relega Sforza duca di Bari nel regno di Napoli, Lodovico a' Pisa, Ascanio a Perugia, ivi e 74* Sforza muove il re di Napoli Ferdinando in favor suo e de' suoi fratelli. Sforza passa nel Genovesato ed ivi muore, ivi, Sforza Ascanio cardinale, fratello del duca Lodovico il Moro. E relegato a Perugia, 74. Fabbrica il Claustro di S. Ambrogio, 90. Dissuade il fratello dall'eleggere Bernardino da Corte in castellano del castello di Milano, 104. Lasciato dal fratello suddetto al governo di Milano, 118, 123. Sua prudenza e suoi ottimi consigli al fratello Lodovico, io4; 119. Fa coniar monete cogli argenti delle chiese, 124. Tiene cinto il castello con dieci


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani
1835 pagine 503

   

Pagina (504/516)






Musso Mantova Carlo V Cesare Mila Vigevano Carlo V Cristina Cri-stierna Brusselles Milano Milano Metropolitana Corpus Domini Visconti Sforza Galeazzo Maria Gio Riaria Filippo Ottaviano Ascanio Lodovico Sforza Francia Duca Milano Giustizia Cicho Simonetta Legato Milano Ottaviano Genova Duca Stato Ridano Duchessa Simonetti Adda Spino Lodi Duomo Milano Sforza Bari Napoli Lodovico Pisa Ascanio Perugia Sforza Napoli Ferdinando Genovesato Sforza Ascanio Lodovico Moro Perugia Claustro S. Ambrogio Bernardino Corte Milano Milano Lodovico Manda Galeazzo Sforza Lodovico Lodovico Ottaviano Simonetti Sforza Ambrogio