Storia di Milano di Pietro Verri
delle cose dato nella casa , ora Litta , in Porta Vercellina, che rappresentava P attacco di una fortezza, in cui per evitare una funesta scena dovette mettersi di mezzo Lodovico XII in persona, i34, i35.
Speziano Gio. Battista , eletto da Fraucesco II Sforza capitano di Giustizia. Sua attività , 3o5.
Spinola Pietro, genovese. Lettera ad esso scritta sugli effetti della carestia in Milano, 52.
Stampa, famiglia. Marco, partitale dello Sforza, decapitato , 27. Giovanni, parti-tante de7 malcontenti , 33. Conte Massimiliano riceve da Cesare la restituzione del castello di Milano a nome di Francesco II Sforza.
3o6. È
spedito a Brusselles per sposare in nome dello Sforza Cristina principessa di Danimarca , 314. Fa disporre le solenni esequie di Francesco II Sforza, 323. Inviato dalla città a riconoscere Carlo Y padrone del Milanese. E dichiarato da esso marchese di Soncino, e confermato castellano di Milano , 528. Parte colla Duchessa vedova e la Duchessa di Savoja per incontrar Carlo V, ed accompagnarlo a Pavia;
333.
Stanga marchese , spedito da Lodovico il Moro alFimperatore Massimiliano , 100.
Stazioni pel cambio de' cavalli regolate in Italia, 59,
84.
Stefano ( S. ), basilica in Milano. Ivi è ucciso il duca Galeazzo Maria Sforza, 67, 68.
notabili 495
Strozzi Pietro, capo de' fuorusciti fiorentini, posto in fuga dal marchese del Vasto e dal principe di Salerno ,
358. ;
Stuardo, principe di Scozia, spedito a Napoli, 232.
Susa, città, passo importante nelle Alpi, 168. Ivi sonoscacciati gP Imperiali , 54o.
Svizzeri, creduti finora autori della roviua di Lodovico il Moro ; loro difesa contra la comune de: scrittori , 125, 126. Acquistano Bellinzoua, i33. Formano disegno di occupare parte del Milanese. Loro incursioni e devastamenti, 142. Animati da Giulio II occupano Lugano, Locamo e Mendrisio, i52. Invadono lo Stato di Milano, e s'impadroniscono di Cremona e Lodi, ivi. Danno il possesso del ducato di Milano a Massimiliano Sforza, i54. Si radunano sotto Novara e scacciano dal Mila-nese i Francesi, 160. Fauuo in quest'azione un grosso bottino, ivi. Promettono difendere il duca Massimiliano con trecento mila ducati di paga; non la ottengono, ritornano al loro paese, i63. Preferiscono il mantenere il ducato a Massimiliano come più utile, piuttostochè ricevere le pensioni del Re di Francia, 164. Si propongono discorsi d: accomodamento con Francesco I, 169, 170. Larghe promesse ad essi fatte per la difesa del ducato di Milano, ivi. Vanuo alla battaglia di Marignano, mentre sei di loro trattano di pace col Pie, 171. I Cantoni
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Storia di Milano
Tomo Secondo
di Pietro Verri
Società Tipogr. de' Classici Italiani 1835
pagine 503 |
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Pagina (507/516)
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