Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
25 marzo 1869
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chi se ne avvede: sì che nel fatto che oggi si osserva la maggioranza non si compone nò degli uni nè degli altri.
Padrone ognuno di avere o dì non avere una religione e di aver quella che più gli piace. Libertà dì coscienza per tutti e senza limiti. E la prima conquista che deve fare un popolo rigenerato e che noi, grazie alle nostre istituzioni, facemmo intera e senza contrasti. Rispetto quindi agli ebrei, ai cattolici, ai protestanti, ai maomettani e fino agli increduli: ma nel rispettarli non si turbino nelle loro convinzioni.
Giò che avviene in Napoli da qualche anno dovrebbe convincere ognuno che il paese non risponde nè risponderà altrimenti a chi gli parla di alterare in qualsivoglia modo la religione dominante. L'oggi sarà il domani, sarà il sempre in questo fatto.
Se gli apostoli novelli non smettono quindi il loro proponimento, finiranno col provocare e tirarci addosso e qui e forse altrove una. reazione cattolica, che sarebbe una spaventevole sciagura sociale.
— BRINDISI. Benché Brindisi dopo la vittoria portata non abbia più bisogno di porre in evidenza i vantaggi che verranno a sè e all'Italia per la proposta del ministro Pasini rigettata dal comitato della Camera; pure è sempre bello, quando me ne sorge la congiuntura, di tener parola del suo movimento maritlimo con l'oriente. Oggi adunque, dopo 89 ore di viaggio, tempo più lungo dell'usato a cagione di burrasca, è giunto nel suo porto provvedente da Alessandria di Egitto il Brindisi, piroscafo italiano della compagnia adriatico-or ieri tale, con 22 passeggieri tra cui undici uficiali inglesi.
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