Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
86 cronaca napoletanaYi mena in quella parte di mare che è tanta gloria del nome italiano.
Due altri gruppi si sono arrestati presso II Diavolo e l'acqua santa e un Ricordo d'Amalfi, il primo di Vincenzo, l'altro di Luigi, entrambi Pagano.
La Veduta della laguna è di un altro veneziano, il sig. Giulio Cecchini. Ogni ricordo della grande repubblica commove l'animo e desta riverenza.
Antitesi di questa tela è La pioggia che le sta da canto, del sig. Francesco Mancini. In una è la natura nella sua placidezza, nell' altra è la natura nel suo sdegno, bella del pari, bella sempre.
Una scena affatto popolare si vede nel quadro II Bau-co dei pegni del monte della pietà , opera dello stesso sig. Giuseppe de Nigris : scena che rivela la miseria e la sofferenza, il vizio e la vergogna.
Il cav. Federico Cortese ha dipinto Posilipo veduto dallo scoglio di Frisio , la più bella creazione del mondo che fece dire a Tasso:
Pompa, maggior della natura, e i colli Che vagheggia il Tirren fertili e molli.
La rivoluzione lasciò le sue scene di sangue anche in Sicilia nel 1849, e il sig. Giuseppe Sciuti ce ne mostra una che ne compendia molte. Sono soldati in atto d'immolare una famiglia, che raccolto tutto il suo oro, l'offre ad essi in cambio della vita.
Un gruppo raccoglie quasi la metà dei convenuti in questa esposizione. Spinto che vi ci sarete in mezzo con la forza per conquistare il dritto di farne parte, vi viene dapprima innanzi agli occhi « Lire limila » : prezzo non apposto a nessun'altra opera delle 147 che qui si veg-
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