Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
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cronaca napoletanaA guardare intanto in viso agli ammiratori di questo quadro, sembra che molti portino quas i invidia alla morte dei due principi, chè per essa, dopo sei secoli, ebbero la ventura divenir dipinti da Gustavo Mane ine Ili.
Salvator Rosa che legge le sue satire e La lettura, più che due quadri, sono 1' elogio funebre di quel Biagio Molinaro, mancato nel 1868, giovanissimo ancora, al sorriso della vita e alle speranze dell'arte.
Il sig. Girolamo Nattino con L'offerta e il sig. Domenico Romano con Un sacro retaggio vi mostrano due donne, una che prega in luogo sacro e posa alcuni fiori, r altra che guarda la spada e le insegne militari a lei lasciate come unico bene da suo marito.
Un prete in atto di leggere il Conciliatore, esclama: Son finite tutte le nostre speranze. Se il sig. Giuseppe Costantino, a mostrare questo suo quadro, avesse attesa l'esposizione finanziera che tra giorni sarà fatta alla Camera, chi sa che non avesse invece dovuto fargli dire: Le speranze non sono finite.
.....et velaverunt......Fo grazia ai miei lettori delrimanente di questo titolo che il nostro Morelli ha pensato di porre in latino. Dico però che un grande artista non deve abusare della sua posizione obbligando i suoi mille ammiratori, che non tutti intendono la lingua del Lazio, a venire col Calepino di sotto il braccio per tradurre in italiano l'argomento del suo dipinto. Ma si dirà che tutti comprendono esser Gesù deriso. Se tutti lo comprendono, era allora inutile una spiegazione di sotto al quadro e molto meno in latino. Ad ogni modo non siamo che dinanzi ad una macchia che pur molti grandi artisti darebbero come opera finita. Anche nella passata esposizione il Morelli mise una macchia. E nel-
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