Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
8 aprile 1869
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che hanno veramente commosso e rabbrividito V animo suo e di quanti sì trovavano presenti sono state quelle riguardanti la storia del 99, fra cui vari autografi del Guidobaldo, del Vanni, dello Speciale, i tre sanguinosi strumenti delle vendette di Maria Carolina: le note delle spese portate dal fisco per ogni giustiziato, leggendosi in esse quanto ciascuno era individualmente costato per la fune, pel carretto, per le guardie e per ogni altra più piccola cosa necessaria alla propria morte, e però quanto fu pagato per la Sanfelice, quanto pel Manthon-nè, quanto per Ettore Carafa conte di Ruvo e quanto insomma per ognuno dei condannati politici dì quel tempo: e da ultimo le reali grazie fatte nella stessa congiuntura, consistenti solo nel mutare il capestro con la mannaia, e che pur raramente e di mal' animo si con-cedeano, spendendosi, come si scorge appunto in quelle note, più nella seconda che nella prima maniera di supplizio.
Ferdinando IV. avea troppo a cuore gì1 interessi dello stato. É vero che condannava a morte i suoi sudditi, ma volea che morissero con la minore spesa possibile.
Luisa Sanfelice non ebbe quella grazia : forse non la chiese, ma vi avea dritto perchè nobile. Il conte dì Ruvo l'ebbe, nè potea negarglisi: era uno tra i primi signori e feudatari napoletani. E così quella costò meno, questi più: ma entrambi, con poca differenza dì spesa, onorarono egualmente il palco, l'aristocrazia e la patria.
--Gasa del principe di Moliterno. Vi è stata questa sera una festevole adunanza in casa del signor principe di Moliterno senatore del regno. E inutile dire che vi è convenuta gran parte di ciò che il paese offre di più eletto per nascita, per ufici e per ingegno.
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