Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
7 maggio 1869
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Si viene a dire che Napoli non ha più lazzaroni nè casipole. Io non so se ne abbia ancora. Ma così essendo, è stalo forse il sig. Pasini o i suoi predecessori che co ne hanno sbarazzati, o il danaio e l'opera degli stessi napoletani?
Prospererà col tempo?
Lo so ben io che prospererà. Ma perchè Napoli soltanto deve attendere il futuro, mentre le altre città d'Italia, chi più chi meno, sono tutte prosperate nel presente ?
La ragione è semplice. A tutte si è tolto e si è dato qualche cosa, a Napoli si è tolto moltissimo e non si è dato che poco.
Ma sa il sig. ministro perchè prospererà?
Per la fede che essa ha nella grande nazione di cui è nobilissima parte. Da questa fede, la rassegnazione: dalla rassegnazione, la prosperità.
Le parole intanto dette oggi dal sig. Pasini giustificano abbastanza la fiducia che ispira al deputato Massari.
— NAPOLI. Consiglio comunale. Si è aperta oggi la sessione di primavera. Fra le proposte accettate vi è quella di concorrere, per una somma da determinarsi,alla esposizione internazionale marittima che avrà luogo in Napoli nel vegnente anno. Fra le respinte ce ne ha due: il concorso ed un incoraggiamento per l'esposizione della società promotrice delle belle arti, e la discussione su T operato della giunta intorno al riordinamento dell'amministrazione daziaria.
--Teatro dei Fiorentini. Sì è rappresentato stasera un nuovo dramma del cav. Carlo Tito Dalbono intitolato Beatrice Cenci romana.
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