Cronica Giornaliera delle Province Napoletane di C. De Sterlich
26 maggio 1869
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aggravandosi, peserà con una mano di ferro. E però essa l'arbitra d'ogni destino: chè nulla potrà più farsi in Italia senza che essa lo voglia. Il suo veto o il suo placet entrerà dappertutto: nelle officine del governo, nelle aule del parlamento, nei consigli della corona. Ad essa finanche il dritto della pace e della guerra.
Ai cinque tiranni politici che avea l'Italia, ne subentrerà ora uno più terrìbile di tutti: il tiranno dell'usura.
Fortuna per esso che l'Italia non può, come di quei cinque, sbarazzarsi pure di quest' uno.
— NAPOLI. Il nuovo ministro di grazia e giustizia. Oggi é partito alla volta di Firenze il procuratore generale comm. Pironti, colà chiamato ad assumere il ministero di grazia e giustizia.
--Consolato di Sammarino. Questa mattina in unpalazzo via Madonna delle grazie a Toledo sì è innalzato lo stemma della serenissima repubblica di Sammarino. Intorno a questo stemma si legge che colà risiede il console, al cui uficio è nominato il nostro veramente benemerito cittadino sig. Andrea d'Emilio, che testé ebbe dalla stessa repubblica la commenda del suo ordine cavalleresco.
--Donna secolare. Nella sezione Stella è mortaoggi una donna chiamata Maria Ruggiero che avea già sorpassato il centesimo anno.
--Furto alla posta. Questa notte è fuggito unimpiegato del compartimento postale di Napoli portando via la somma, dicono, di lOOmila lire in biglietti di banca nazionale. Ne avrebbe pure rubate altre 150mila che andavano alla tesoreria: ma erano in polizze di quel banco minato da tante parti., Quindi inutili per lui. Se invece fossero anche stati biglietti della banca, a que-
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